Toscana, Basilicata, Lombardia e Sicilia: arrivano da parti diverse del nostro Paese i donatori che, per primi, hanno scelto di aderire a #DaMeaTe (qui tutti i filmati inviati finora), la campagna di sensibilizzazione promossa da DonatoriH24 con l’obiettivo di aumentare le donazioni di plasma e raggiungere l’autosufficienza nel nostro Paese. Nella sua prima edizione, nel 2022, la mobilitazione ha raggiunto cinque milioni e 300mila utenti.
Il fulcro della campagna sono i donatori, che in un breve video, introdotto dalla frase “Mi ha portato a donare…”, raccontano cosa o chi li abbia spinti a compiere un gesto così semplice, bello e vitale come la donazione di sangue e plasma. Essenziale per garantire una vita dignitosa a affetti da malattie rare (in Italia sono migliaia), e che solo grazie al plasma possono ricevere delle cure.
“Mi ha portata a donare mio papà, perché lo ha sempre fatto. E vorrei anche io poter arrivare a dire ‘l’ho sempre fatto’”, racconta, ad esempio, Sonia Savoldelli da Bergamo nel suo videoselfie. Anche per Elena Cucciatti, donatrice di Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, c’è una persona speciale che l’ha avvicinata alla donazione: “Mi ha portata a donare mio nonno Pietro, donatore per oltre 40 anni” spiega. E poi il gesto “Da me a te” che dà il nome alla campagna e che racchiude in poche parole il fine ultimo del messaggio che vogliamo mandare: il valore della solidarietà, la bellezza di un gesto gratuito e potente.
Come spiegano perfettamente le parole di Claudia Barbaria, di Acireale (in provincia di Catania): “Mi ha portata a donare il desiderio di aiutare gli altri, con un gesto di grande generosità che vale una vita”.
L’importanza della donazione del plasma la spiega bene Massimo Marra, presidente della Cidp, associazione che rappresenta i pazienti affetti da patologie del sistema nervoso periferico: “Per noi le immunoglobuline sono una ‘carica’, immaginate che il nostro corpo sia come una ‘batteria’ che ogni tre o quattro settimane necessita di una ‘ricarica’. Senza plasma, ci spegniamo”. E ancora: “Bisogna conoscere la leva che muove le persone a donare per convincere altre persone a donare. Su questo punto, #DaMeaTe ha riempito in modo nuovo un’esigenza, quella di apprendere le motivazioni dei volontari”.
“Mi ha portato a donare sapere come ci si sente quando si ha bisogno e nessuno ti aiuta” è il pensiero di Christian Basagni da San Miniato Basso (Pisa). Christian non è soltanto un donatore, è anche un funzionario nazionale dell’associazione Fratres e, in questa duplice veste, conosce perfettamente l’importanza di un gesto tanto semplice quando essenziale.
Donare è diventato un sentimento di famiglia per Roberto Santangelo di Vaglio Basilicata (Potenza): “Mi ha portato a donare la voglia di restituire idealmente il bene ricevuto da mia madre tanti anni fa quando ha avuto bisogno di trasfusioni. E quel bene ricevuto allora adesso diventa #DaMeaTe”.
COME PARTECIPARE ALLA CAMPAGNA #DAMEATE
Ma come si fa a partecipare alla campagna #DaMeaTe? Semplicissimo: basta inviare un vostro videoselfie, introdotto dalla frase “Mi ha portato a donare…”, da completare come preferite. I video potranno essere inviati tramite messaggio privato alla nostra pagina Facebooko via mail all’indirizzo dameate.donatorih24@gmail.com.
COME SI DONA IL PLASMA
Il plasma donato viene impiegato anche per la produzione di medicinali salvavita, chiamati plasmaderivati, come l’albumina, le immunoglobuline o i fattori della coagulazione. Si dona si dona attraverso la plasmaferesi: si tratta di un semplice prelievo effettuato tramite un separatore cellulare, ovvero un apparecchio che separa la parte corpuscolata (globuli rossi, bianchi e piastrine), dalla componente liquida del sangue, che viene raccolta in una sacca di circa 600-700 ml. La parte corpuscolata viene poi reinfusa nel donatore. L’intero processo dura circa 40-50 minuti. Si tratta di una donazione meno invasiva di un normale prelievo, e quindi particolarmente adatta alle donne.
I NUMERI IN ITALIA
Per soddisfare il fabbisogno di medicinali plasmaderivati il nostro Paese è costretto a rivolgersi al mercato estero. L’autosufficienza sarebbe raggiunta se in Italia raccogliessimo almeno 18 chilogrammi di plasma ogni mille abitanti per la lavorazione industriale. La media nazionale, ad oggi, purtroppo è ferma ai 14 chilogrammi.
Quindi, perché aspettare? Doniamo il plasma e raccontiamolo con un video a DonatoriH24!
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