Pradal (Avis Veneto): “#DaMeaTe progetto utile per coinvolgere i giovani”

2022-11-04T15:39:01+01:00 24 Ottobre 2022|Attualità|
di Francesca Franceschi

“#DaMeaTe è un’ottima iniziativa, inviteremo soprattutto i più giovani a partecipare”. A parlare è Vanda Pradal, presidente regionale di Avis Veneto. Una regione autosufficiente sia per quanto riguarda sangue che plasma, virtuosa e sempre disponibile ad aiutare i territori italiani più in difficoltà. Nonostante i buoni e incoraggianti numeri di donazioni, però, il Veneto non abbassa la guardia e continua a fare la sua straordinaria parte per aiutare chi ha bisogno. Facciamo il punto con la presidente Pradal.

Presidente, possiamo tracciare un bilancio delle donazioni di sangue e plasma per la regione Veneto?

“Indubbiamente questo lungo periodo di pandemia ha penalizzato un po’ tutti, ma nonostante le difficoltà, dobbiamo evidenziare che la risposta dei nostri donatori è stata molto forte, presente e costante, grazie alla loro generosità e al senso di responsabilità, abbiamo potuto superare anche i momenti più difficili dell’epidemia riuscendo a garantire il dono. Se guardiamo poi nello specifico ai dati devo dire che nel mese di settembre di quest’anno abbiamo registrato una positiva crescita nelle donazioni di sangue e plasma rispetto allo stesso periodo del 2021. In particolare, abbiamo avuto un incremento del 3% di sangue intero e del 2,5% di plasma. Questo ci fa ben sperare in una ripresa della donazione ancor più netta dopo la flessione registrata nei mesi dell’epidemia. Adesso siamo entrati in una fase di ripresa, i nostri uffici di chiamata sono tornati a funzionare a pieno ritmo e nel massimo della loro operatività. Dobbiamo quindi continuare a incentivare la donazione”.

Quanto avete risentito, nel dettaglio, dell’emergenza Covid-19? Avete avuto bisogno di richiedere scorte di sangue da altre regioni?

“Nel periodo in cui il virus ha colpito maggiormente abbiamo riscontrato da una parte la fisiologica flessione delle donazioni determinata dalla situazione pandemica, dall’altra questa è coincisa con il rallentamento dell’attività delle sale operatorie e la conseguente diminuzione della richiesta di sacche di sangue; quindi, le due cose si sono compensate. Possiamo dire che la filiera della raccolta e della somministrazione ha retto bene perché siamo riusciti a soddisfare tutte le richieste. Per quanto riguarda l’interscambio tra le regioni, esso è previsto e risponde a una logica solidaristica tra le diverse realtà territoriali. Tuttavia, non è stato uno strumento di cui abbiamo fatto largo uso, fermo restando, la sicurezza da parte del Veneto di poter contare sul supporto delle altre regioni, e viceversa, visto che il fine ultimo è quello di garantire il sangue a tutti i nostri malati”.

Parliamo di plasmaferesi. Quali sono i dati delle donazioni di plasma in Veneto?

“Se guardiamo i dati del Centro Nazionale Sangue il Veneto è tra le regioni che raggiungono il target dell’autosufficienza, fornendo ogni anno più di 18 chilogrammi di plasma per la lavorazione industriale e più di 40 unità di sangue intero per 1.000 abitanti. Questo risultato ci stimola tuttavia a incentivare ancora di più la donazione dedicata ai plasmaderivati e a sensibilizzare i cittadini sull’importanza di questa forma del dono, così preziosa nell’ambito della definizione di nuove terapie e farmaci all’avanguardia”.

Cosa si può fare e cosa fate come AVIS Regionale per sensibilizzare e aumentare il numero delle donazioni di plasma, indispensabili per i plasmaderivati?

“L’impegno a sensibilizzare e aumentare le donazioni è fondamentale e lo stiamo portando avanti con diverse modalità e parlando a tutte le generazioni di donatori attuali e futuri. Potrei citare le campagne video, l’attività sui social, il coinvolgimento dei nostri giovani, le occasioni di formazione rivolte a tutti i nostri volontari, e ora che la situazione ci consente di tornare a incontrarci di persona, ritengo cruciale valorizzare il passaparola. Si tratta, infatti, della formula che più funziona, va rilanciata e rivitalizzata attraverso momenti di condivisione, cultura, teatro, sport. Lo stare insieme aiuta a rafforzare le relazioni interpersonali e a divulgare concretamente l’operato di Avis”.


Ha avuto modo di vedere la nostra campagna #DaMeaTe per l’autosufficienza nel plasma?

Abbiamo avuto modo di apprezzare la campagna informativa #DaMeaTe e stiamo provvedendo a farla conoscere alle Avis del nostro territorio, promuovendo la bontà di questa iniziativa. Colgo questa occasione per invitare ancora una volta i nostri donatori, soprattutto i più giovani, a farsi avanti e a sostenere questo bellissimo progetto”.

Per aderire alla campagna #DaMeaTe basta inviare un breve video autoprodotto, da iniziare con la frase “Quando dono penso che…”, completandola poi con ciò che si ritiene importante, utile, appropriato per l’iniziativa. È possibile inviare i video via mail all’indirizzo dameate.donatorih24@gmail.com, via Whatsapp al numero 393 401 2016 o come messaggio privato alla nostra pagina Facebook.

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