“Fenomeno Fedez”: il suo grazie ai donatori avvicina all’autosufficienza

2023-10-19T14:18:11+02:00 17 Ottobre 2023|Attualità|
di Luigi Carletti

La campagna #DaMeaTe di DonatoriH24 per sostenere la donazione di plasma si avvicina a toccare l’obiettivo del milione di utenti raggiunti. Si tratta di un risultato certo molto importante per un’iniziativa giunta alla sua seconda edizione e che speriamo di poter perpetuare nel tempo per ricordare a donatori vecchi e nuovi l’importanza e il valore di un gesto che può salvare tante vite umane e può aiutare chi soffre di malattie rare.

#DaMeaTe è una campagna di sensibilizzazione, così come lo sono altre campagne promosse da soggetti autorevoli quali Avis, il ministero della Salute, altre associazioni che operano in questo mondo. Eppure, tutte assieme, queste iniziative non hanno lo stesso impatto che, proprio in questi giorni, ha avuto il “fenomeno Fedez, ovvero quell’effetto di spinta alle donazioni che è stato registrato dopo le dichiarazioni dell’artista alla sua uscita dall’ospedale. Mail e messaggi arrivati in redazione hanno sottolineato proprio questo aspetto. In sintesi: voi fate le vostre campagne con foto, video, interviste, ma poi basta una dichiarazione di Fedez che ringrazia i donatori, e lui da solo vale più di tutti i vostri sforzi.

Fedez

Naturalmente, alcune di queste osservazioni sono corredate da giudizi più o meno severi sulla natura di questo “fenomeno”, che per diversi lettori sarebbe un altro sintomo della decadenza della nostra società.

Valutazioni opinabili ma da tenere comunque in considerazione, perché se non altro hanno il merito di spingerci a riflettere.

Noi crediamo che Fedez – con il suo grazie ai donatori scaturito da una vicenda personale – abbia detto quello che ognuno di noi direbbe se si trovasse in una situazione simile. Solo che lui è Fedez, e nel mondo che oggi comunica con le dinamiche che conosciamo, ha un impatto oggettivamente non paragonabile a una comunicazione realizzata attraverso strumenti tradizionali. Non vogliamo neanche immaginare che cosa succederebbe se sullo stesso versante si spendesse anche Chiara Ferragni: probabilmente l’effetto sarebbe ancor più dilagante.

E quindi? Ci vogliamo dichiarare sorpresi per questo? O magari infastiditi? Davvero c’è qualcuno che può “rosicare” ritenendo l’effetto Fedez qualcosa di sbagliato o, peggio, di immorale?

Non scherziamo. In un Paese che da anni insegue l’autosufficienza ematica, il “caso Fedez” non è solo una fortunata congiuntura (augurandogli ovviamente di aver risolto il suo problema di salute), ma è soprattutto la dimostrazione che i soggetti istituzionali che si occupano di questo settore dovrebbero ripensare tecniche e modalità di comunicazione, con particolare riguardo alle generazioni più giovani. Le persone che nei giorni scorsi si sono messe in fila per donare erano perlopiù ragazze e ragazzi, “praticamente – come ha spiegato Oscar Bianchi, presidente lombardo di Avis – dieci volte tanto una normale domenica”.

Il “grazie” di Fedez ai donatori di sangue ha generato tutto questo? E allora, anziché perderci in perplessi scotimenti di testa del tipo “così va il mondo oggi”, forse sarebbe più opportuno prenderne atto e volgere in positivo fenomeni di questo tipo. Se un Fedez, una Ferragni o un altro testimonial-influencer possono cambiare l’esito della battaglia, ben vengano nel nostro esercito. Perché di battaglia si tratta, ed è una battaglia quotidiana che interessa milioni di persone che grazie al plasma e al sangue possono condurre una vita migliore, possono coltivare una speranza, possono avere più fiducia. Una battaglia da vincere, con Fedez e con chiunque possa dare una mano.

Per aderire a #DaMeaTe basta inviare un vostro videoselfie, introdotto dalla frase “Mi ha portato a donare…”, da completare come preferite. I video potranno essere inviati tramite messaggio privato alla nostra pagina Facebook o via mail all’indirizzo dameate.donatorih24@gmail.com.

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