Dore (Avis Sardegna):“#DaMeaTe aiuta a far conoscere la cultura del dono”

2022-12-27T13:52:24+01:00 1 Dicembre 2022|Attualità|
di Francesca Franceschi

“Una bella campagna, attenta, immediata e veloce, quella di DonatoriH24 che, con #DaMeaTe, contribuisce a fare opera di sensibilizzazione concreta educando ad una cultura consapevole del dono”. Parola di Vincenzo Dore, presidente regionale Avis Sardegna col quale abbiamo fatto il punto toccando punti di forza e nodi spinosi relativi a mancanza di scorte, numero di donazioni e fabbisogno, con un focus particolare dedicato alla talassemia o anemia mediterranea.

Presidente, donazioni sangue e plasma: possiamo tracciare un bilancio della vostra regione dopo l’estate? Che numeri abbiamo?

“È stata un’estate molto travagliata ma fortunatamente siamo riusciti a superare questo difficile periodo e l’associazione, pur con tutte le difficoltà affrontate, è stata ancora una volta determinante confermando che tra raccolta diretta e indiretta assicura circa l’80% della produzione di globuli rossi al sistema sanitario regionale. La Sardegna, sulla base delle rilevazioni pervenute dal Cns (Centro nazionale sangue, ndr), è la regione che nella produzione dei globuli rossi, cresce nella misura maggiore, con un circa +3%. Tale crescita è da attribuire alla sola attività associativa. Siamo consapevoli che non è sufficiente ma purtroppo le problematiche del sistema, talvolta, non agevolano l’attività di Avis nella nostra Regione”.

Possiamo dare qualche numero?

“Certamente. Andiamo nel dettaglio e guardiamo, per unità di globuli rossi, i nostri numeri nel periodo gennaio-ottobre 2022. Abbiamo raggiunto 65.976 unità nel 2021 e 68.105 in questo 2022 in corso”.

Avete avuto bisogno di sacche ricevute da altre regioni italiane?

“Nonostante l’incremento delle donazioni, persiste lo stato di necessità della Sardegna per le note peculiarità del territorio sardo legate al fabbisogno della talassemia (circa 1.050 amici talassemici utilizzano i 2/3 della produzione/ raccolta per le trasfusioni periodiche). Il Covid-19 ha determinato alcune problematiche di carattere operativo quali appuntamenti, afflussi programmati o donazioni mancate per sopravvenute positività. Ma, fortunatamente, non è stata rilevata una flessione nel numero delle donazioni. Semmai il Covid–19, occorre precisarlo, ha determinato o ha richiesto un maggiore impegno associativo per l’organizzazione e la gestione delle raccolte al fine di gestire e garantire la sicurezza degli operatori e dei donatori. Ma, nonostante questo, talvolta non sono state necessarie sacche extraregionali nella misura programmata o prevista”.

Interventi chirurgici programmati sono stati rimandati?

Vincenzo Dore

“Sì, sono stati dilazionati nel tempo o procrastinati ma, occorre dirlo, la Sardegna è riuscita a fronteggiare e garantire tutte le urgenze ed emergenze”.

Quali sono, invece, i dati delle donazioni di plasma nella vostra regione?

“I dati delle donazioni di plasma sono buoni, ma si deve e si può fare di più. Comunque, devo dire, che il dato generale registra un segno positivo pari a un +9.4%. Per essere ancora più precisi, guardando il plasma conferito dalla Sardegna, posso dire che, guardando il periodo gennaio-settembre 2022, i dati sono sicuramente aumentati. Abbiamo raccolto, nel 2021, 13.438 sacche di plasma a confronto delle 14.703 raccolte nell’anno in corso”.

Cosa si può fare e cosa fate come Avis Regionale per sensibilizzare e aumentare il numero delle donazioni di plasma, indispensabili per i plasmaderivati?

“Si sta cercando di ampliare l’organizzazione associativa e, sicuramente, su questo argomento, abbiamo ancora tanta strada da fare. Attualmente Avis Sardegna contribuisce alla raccolta del plasma nella nostra regione con una delle due UdR (Unità di raccolta, ndr), ossia quella di Avis provinciale Sassari”.

Cosa ne pensa della campagna #DaMeaTe lanciata da DonatoriH24 per l’autosufficienza nel plasma?

“Trovo che sia una bella campagna, attenta, immediata e veloce, che contribuisce a fare opera di sensibilizzazione concreta, educando ad una cultura consapevole del dono. In questi tempi molto difficili sono importanti campagne come le vostre e certamente daremo una mano contribuendo con i nostri donatori”.

Per aderire alla campagna #DaMeaTe basta inviare un breve video autoprodotto, da iniziare con la frase “Quando dono penso che…”, completandola poi con ciò che si ritiene importante, utile, appropriato per l’iniziativa. È possibile inviare i video via mail all’indirizzo dameate.donatorih24@gmail.com, via Whatsapp al numero 393 401 2016 o come messaggio privato alla nostra pagina Facebook.

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