di Monica Di LecceAumentare il numero dei donatori per rendere la regione autosufficiente. Per centrare l’obiettivo, Avis Umbria e Anci si sono unite per promuovere la donazione di sangue.
Con l’autunno, infatti, riparte la campagna di sensibilizzazione che per il 2023 vede impegnata in prima linea anche l’associazione dei Comuni umbri. “Anci – ha spiegato il presidente Michele Tognaccini – ha firmato un protocollo d’intesa per stabilire le linee guida da suggerire ai Comuni in fatto di donazioni. Bisogna poi anche operare nelle scuole per far crescere la cultura delle donazioni”.
Il protocollo prevede una serie di azioni concrete per sostenere il sistema delle donazioni di sangue e plasma, diffondere informazioni e promuovere stili di vita sani. Il patto Anci-Avis mira anche a sviluppare una cultura del volontariato più forte nell’Umbria. Sul fronte della donazione di sangue, Tognaccini e il presidente regionale Avis, Enrico Marconi, insieme alle sezioni provinciali Avis, stanno promuovendo in tutta la regione la campagna “In Umbria c’è bisogno di sangue, c’è bisogno di te”.
Mercoledì 27 settembre, l’iniziativa è stata presentata nella sede della provincia di Terni dove il presidente provinciale Avis, Leonardo Mariani, e il responsabile del servizio immuno-trasfusionale dell’ospedale di Terni, Augusto Scaccetti, hanno fornito i dati delle donazioni di sangue.
Il primo ha parlato di un calo delle donazioni dopo il Covid, sottolineando l’importanza di unire le forze fra le istituzioni per sensibilizzare i cittadini ad assolvere a un impegno molto importante per aiutare il prossimo. Scaccetti, invece, ha rivelato che “l’ospedale di Terni per coprire il fabbisogno deve prendere da fuori regione ogni anno tra le 500 e le 600 sacche. Donare – ha aggiunto – è un gesto importante che si fa al prossimo ed è anche un modo per tenere la propria salute sotto controllo, quindi ci sono una serie di vantaggi che andrebbero presi in considerazione”.
Sull’aspetto della salute ha insistito anche la responsabile del Sit Usl Umbria 2, Marta Micheli che ha sottolineato che con meno donazioni si ha meno plasma e meno possibilità di produrre farmaci derivati. “Il donatore periodico – ha aggiunto – ha meno problemi cardiaci perché la sua salute è costantemente monitorata attraverso i parametri che si possono rilevare con i prelievi”.
“Donare è uno stile di vita – ha concluso il presidente regionale Avis, Enrico Marconi – e l’Avis è un grande contenitore da riempire per far crescere il numero di donatori e coprire il fabbisogno regionale”.
Per sensibilizzare alla donazione del plasma, DonatoriH24 ha lanciato la campagna #DaMeate. Per aderire basta inviare un vostro videoselfie, introdotto dalla frase “Mi ha portato a donare…”, da completare come preferite. I video potranno essere inviati tramite messaggio privato alla nostra pagina Facebook o via mail all’indirizzo dameate.donatorih24@gmail.com.
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