“Effetto Fedez” sulle donazioni, boom di richieste nelle sedi Avis

2023-10-13T11:57:06+02:00 11 Ottobre 2023|Personaggi|

Avis lo definisce apertamente come “effetto Fedez”. A pochi giorni dal post pubblicato sui canali social del rapper, in cui ringraziava i donatori di sangue, è boom di messaggi e telefonate ricevute dall’associazione da parte di persone, tanti giovani, intente a donare.

“Per questo siamo noi a voler rivolgere apertamente un ringraziamento a Fedez, per aver voluto abbracciare un tema così importante come quello della donazione di sangue” – commenta sul sito dell’associazione il presidente di Avis nazionale, Gianpietro Briola.

“Siamo, inoltre, orgogliosi – continua Briola – di annunciare che la nostra collaborazione con Fedez si concretizzerà con azioni mirate che vi annunceremo a breve. La volontà di tutti è di dare vita a una partnership ispirata al valore dell’inclusione e basata sul coinvolgimento del volontariato del sangue nella sua globalità”.

La locandina di Avis sulla collaborazione con Fedez

Il cantante, dimesso da pochi giorni dall’ospedale Fatebenefratelli di Milano, è stato ricoverato per una settimana a causa di un’emorragia interna conseguenza di due ulcere intestinali. Fedez ha avuto bisogno di trasfusioni. Le prime parole del rapper, all’uscita dal nosocomio, sono state per la moglie Chiara Ferragni che “mi è sempre sta vicina”, poi il cantante ha avuto un pensiero per i donatori di sangue: “Senza di loro oggi non sarei qui”.

Dopo le sue dimissioni dall’ospedale, fanno sapere dall’associazione, le sedi locali di Avis hanno iniziato a ricevere un numero superiore alla norma di telefonate e messaggi da parte di tante persone che, dopo aver visto il suo messaggio sui social network, hanno manifestato il desiderio di iniziare a donare. Boom su Instagram dove le visite sono aumentate di oltre il 130% rispetto alla settimana precedente e solo nella giornata di sabato 7 ottobre sono state registrate più di 40.300 visualizzazioni e oltre 3000 nuovi follower. Effetto Fedez.

“Gran parte di queste persone sono giovani – chiosa Briola – e per noi e per l’intero sistema trasfusionale italiano questo rappresenta un segnale importantissimo. Più volte, infatti, abbiamo richiamato l’attenzione su un ricambio generazionale sempre più lento. Siamo certi che la sinergia con Fedez saprà generare ulteriore interesse e puntare ancora di più l’attenzione delle nuove generazioni su un tema strategico per la stabilità del nostro sistema sanitario e la cura quotidiana di migliaia di pazienti”.