“Non c’è tempo da perdere”
L’allarme dell’Aip sulla raccolta

2022-06-07T15:53:40+02:00 7 Giugno 2022|Uncategorized|
di Sergio Campofiorito

“Non c’è più tempo da perdere, l’emergenza è dietro l’angolo”. Filippo Cristoferi, 39 anni, dal 2014 direttore operativo dell’Associazione immunodeficienze primitive, lancia un grido d’allarme sulla contrazione della raccolta di sangue e plasma in Italia registrata nel primo bimestre del 2022 (-10% rispetto allo stesso periodo del 2021) in un contesto di scarsa disponibilità di farmaci plasmaderivati.

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Emergenza sangue e plasma

“Già nel 2019 — ricorda Cristoferi — abbiamo segnalato all’Agenzia italiana del farmaco le possibili carenze di plasmaderivati dovuti principalmente alla scarsa attrattiva che fornisce l’Italia sulle aziende farmaceutiche. Nel primo bimestre del 2022 non c’è stato alcun recupero per il sistema di raccolta sangue, si è registrata invece una contrazione rispetto allo stesso periodo del 2021. Un dato che ci preoccupa molto”.

L’Aip, insieme alla fondazione italiana “Leonardo Giambrone” per la guarigione dalla thalassemia e all’Associazione italiana dei pazienti di neuropatie disimmuni hanno lanciato il loro “Piano Marshall”, suddiviso in cinque punti, per fronteggiare la situazione: 

  • 1. Incrementare il personale e risorse umane all’interno delle organizzazioni trasfusionali;
  • 2. Favorire l’ottimizzazione delle liste di donazione di emazie concentrate e plasma;
  • 3. Incentivare un incremento delle rese produttive, tramite significativi investimenti in ricerca e sviluppo;
  • 4. Promuovere una comunicazione ad ampio raggio e campagne di sensibilizzazione sulla necessità di una donazione come gesto etico e di cittadinanza;
  • 5. Generare circoli virtuosi reali di spesa e investimento nei centri di raccolta.

“Il periodo estivo che si avvicina, come da trend storici che segnano significativi ribassi della raccolta, non può che aumentare le nostre preoccupazioni — continua Cristoferi —. Ci auguriamo che il decreto legge Concorrenza attualmente in discussione, possa attivare un virtuoso meccanismo a servizio del sistema sangue”.

La chiosa è lo stesso grido d’allarme dell’inizio: “C’è sempre meno tempo prima scoppi l’emergenza, bisogna fare in fretta”.