Fidas a Catania, tre giorni importanti
Dialoghi all’insegna del dono

2022-06-07T14:42:11+02:00 7 Giugno 2022|Attualità|
catania di Giancarlo Liviano D'Arcangelo

A Catania sono stati giorni intensi per Fidas, un momento di ritrovo annuale di grande importanza che ha reso la città siciliana la vera e propria capitale del dono in Italia per tutto il fine settimana dal 3 al 5 giugno.

Giovanni Musso, presidente Fidas, lo aveva annunciato, spiegando l’importanza del dono etico, gratuito e volontario, un valore cui Fidas aderisce in toto: “Per la prima settimana di giugno Catania – aveva detto durante la conferenza stampa di presentazione – diverrà la Capitale del dono, facendosi carico di ricordare a tutta Italia quanto sia importante il gesto anonimo, volontario e gratuito del dono del sangue e degli emocomponenti. Non ci stancheremo mai di ripetere che chi dona sangue o plasma, dona vita. Letteralmente. Non esistono medicine che possano sostituire il bisogno di trasfusioni, o di medicinali plasmaderivati. E alle porte di questa estate, periodo in cui puntualmente si registrano gravi carenze che rappresentano rischi per la salute dei pazienti e della comunità più in generale, vogliamo dire ad alta voce: Donatori, abbiamo bisogno di voi!”.

catania

Il manifesto del Congresso

Mercoledì 1 giugno, intanto, Fidas, sempre a Catania ha assegnato il premio giornalistico Isabella Sturvi destinato ai migliori articoli a tema sangue del 2021, con un risultato prestigioso per la nostra testata.

Per la sezione nazionale, infatti, sono stati premiati due pezzi di “Donatori h 24” scritti dalla giornalista Laura Ghiandoni: “Carenza di personale trasfusionista: tutti i nodi del percorso formativo” pubblicato il 16 aprile 2021, e “Carenza di personale nei centri trasfusionali. Arriva la proposta della FNOMCEO” pubblicato da donatorih24 l’8 aprile 2021.

L’occasione, ha permesso al dottor Santi Sciacca, Direttore S.T. “Arnas Garibaldi” di Catania e Componente del Tavolo tecnico del Centro Regionale Sangue,  di offrire un quadro aggiornato della raccolta nella Regione Sicilia: “Registriamo un calo delle donazioni che si assesta al -4%, con diversità nelle singole province. In Sicilia raccogliamo 200.000 unità di sangue ma per essere autosufficienti avremmo bisogno di altre 3.000/4.000 donazioni. Con una corretta programmazione ritengo che questo sia un obiettivo raggiungibile”.

Al centro dei lavori congressuali del giorno 4, il tema caldissimo e controverso, dei cali di raccolta.

“Una situazione – scrive Fidas – che non si limita al nostro Paese ma caratterizza tutta l’Europa, come ha documentato il direttore del Centro Nazionale Sangue, il dott. Vincenzo De Angelis, intervenendo ai lavori congressuali. “Un calo del 4% per quanto riguarda le unità di sangue e del 13% per il plasma, una vera e propria crisi strutturale del sistema sangue che richiede incentivi di risorse, per superare l’attuale carenza di personale sanitario dei servizi trasfusionali e dei punti di prelievo delle associazioni, e di utilizzare al meglio quelle disponibili definendo il fabbisogno locale delle 40 unità di sangue e 18 Kg di plasma per 1000 abitanti. Ma occorre una donazione di sangue sicura, sufficiente e adeguata attraverso quello che è un dovere sociale di ogni cittadino per garantire la salute e la vita ai tanti pazienti che necessitano di sangue – oltre 1800 al giorno”.

Ecco perché il presidente di FIDAS nazionale Giovanni Musso ha insistito sull’importanza della costruzione di una coscienza civica e della consapevolezza del pubblico di quanto una società che funzione sia una società che si percepisce comunità: “Dobbiamo tornare a costruire, per il bene e la salute comune, ha detto Musso, per formare una comunità che non può prescindere dalle componenti che la ampliano e la arricchiscono.

Momento chiave delle giornate Fidas, in tal senso, è stata “la Celebrazione Eucaristica officiata dall’Arcivescovo metropolita monsignor Luigi Renna, alla presenza delle Autorità sopracitate, dell’imam Kheit Abdelhafid della Comunità islamica di Sicilia, del vice presidente dell’Assemblea Regionale on.le Angela Foti, della presidenza al completo della FIDAS Nazionale e del presidente della FIDAS Sicilia Salvatore Caruso”.

Nella festa della Pentecoste, giorno dell’anti-Babele – ha esortato i donatori e volontari e le Istituzioni presenti il monsignor Renna sappiate essere testimoni della vera fraternità con il gesto della donazione del sangue, l’unica lingua che tutti possono comprendere

Di grande impatto anche la giornata del 5 giugno, dedicata alla Festa del Donatore. Più di mille volontari del dono sono scesi in strada percorrendo le vie del centro di Catania, per manifestare l’importanza del dono del sangue e degli emocomponenti.

Ogni giorno in Italia – lo ricordiamo ancora –  1.800 pazienti hanno bisogno di terapie trasfusionali, una situazione che i donatori volontari conoscono perfettamente e che li spinge a promuovere  quotidianamente il motto che è stato proposto anche a Catania: “Chi dona sangue, dona vita”.

I volontari del dono sono arrivati da tutta Italia con pullman di
formando un corteo dei donatori che ha percorso le vie principali del centro, per una festa di emozioni e colori all’insegna della sensibilizzazione.