La Protezione civile da poche ore ha dichiarato il numero di casi di coronavirus risultati positivi al test in Italia. Ad oggi 24 Febbraio, sono 5 le persone decedute a causa del virus, e 213 le persone contagiate. Di queste 99 sono ricoverate con i sintomi del virus, 23 sono in terapia intensiva e 91 in isolamento domiciliare. Nonostante gli ultimi eventi, il presidente dell’Avis Nazionale Gianpietro Briola, non smette di rassicurare i donatori sulle disposizioni vigenti per le donazioni di sangue e plasma.
Dopo che l’associazione ha pubblicato sulla pagina Facebook lo schema di regole per contenere l’epidemia – di virus e fake news– in circolazione il presidente interviene sui social: “Non vi sono indicazioni alla sospensione, se non per alcune categorie, come già stabilito nella circolare del 20 febbraio del Centro nazionale sangue”. Briola si riferisce al protocollo pubblicato dall’istituto in cui è scritto: “Le misure per prevenire la diffusione del nuovo Coronavirus riguarderanno i donatori che hanno viaggiato in tutto il territorio cinese e che sono stati a contatto con soggetti con infezione documentata”.
Il dirigente commenta anche il rafforzamento delle misure di contenimento pubblicate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il 22 febbraio: “In generale si dona il sangue solo quando si è in buona salute, quindi i donatori devono comportarsi come sempre, seguendo il fondamentale criterio dell’autosospensione in caso di sintomi da raffreddamento e febbre o altri sintomi simili”.
Silvio Chiarioni, responsabile della sala donatori dell’azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma, concorda con il dirigente dell’associazione nazionale donatori di sangue: “Non abbiamo ricevuto direttive particolari dal Ministero della Salute”. Riguardo alle precauzioni eccezionali da assumere, commenta: “Le direttive sono le stesse: non ci sono pericoli di alcun tipo durante le trasfusioni perché i materiali che utilizziamo sono tutti sterili e monouso“.