Una task force per frenare l’ondata di notizie fasulle o comunque distorte che rischiano di provocare e alimentare il panico tra i cittadini. E’ la risposta di Consulcesi, l’organizzazione a tutela dei diritti legali dei medici, mentre il coronavirus si sta diffondendo in Oriente e sta suscitando sempre più allarme.
A questo proposito Massimo Tortorella, presidente dell’istituto, spiega cosa intende fare per reagire alla situazione, perché non sfoci in una pericolosa ondata di panico collettivo: ”Avvieremo una task force di medici e specialisti della comunicazione per combattere le bufale che girano sul web, sui social, e sugli smartphone generando allarmismo tra i pazienti”. Il presidente indica quali sono le energie all’interno della struttura: ”Da una parte ci sono gli specialisti, ad esempio infettivologi, virologi ed epidemiologi che intendono mettersi a disposizione, sia a livello nazionale che internazionale, e dare il loro contributo; dall’altra c’è una forte richiesta di formazione: gli operatori sanitari, oltre ad essere tra i più a rischio, perché entrano in contatto con i pazienti più di quanto non faccia la popolazione generale, sono ben consapevoli dell’importanza di limitare la diffusione del virus ed evitare psicosi di massa”. Tortorella aggiunge: ” Questo è possibile mettendo in atto correttamente tutte le procedure di contenimento e attraverso un’efficace comunicazione medico-paziente”. Una comunicazione ad hoc è stata presentata in passato nel corso “E-bola” realizzato in collaborazione con l’Istituto per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” e l’università La Sapienza di Roma.