di Emiliano Magistri“Dica 33”, è la frase classica del medico quando ci visita per verificare il nostro sistema respiratorio. Da oggi 33 sono anche le province italiane per le quali il Centro nazionale sangue ha predisposto le misure di sicurezza per isolare il West Nile Virus. Dopo Fermo e Macerata, che avevano seguito Lodi, sesto territorio della Lombardia interessato dal provvedimento, tocca alla provincia di Nuoro, la quarta della Sardegna dopo Cagliari, Oristano e Sud Sardegna. Prima ancora era stata la volta di Vercelli, Pavia e Novara, Alessandria e Brescia.
La tabella del Centro nazionale sangue aggiornata al 21 ottobre
Come spiega lo stesso Cns sulla propria pagina Facebook, “il sangue degli aspiranti donatori sarà testato per verificare la presenza del virus. I non residenti che hanno soggiornato nelle zone in rosso sono tenuti ad avvertire il medico responsabile della selezione“.
Successivamente al caso dell’uomo di 79 anni che aveva contratto il virus (era il 25 luglio), il primo in Italia, il Centro nazionale sangue aveva raccomandato di applicare quanto stabilito dal decreto del ministero della Salute il 2 novembre 2015 in merito alle “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”.
Il Cns, inoltre, indica in una tabella anche i paesi dell’Unione Europea e non (Bassa Austria, Bulgaria, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Israele, Macedonia del Nord, Romania, Serbia, Slovacchia, Turchia e Ungheria) dove è prevista la sospensione temporanea per 28 giorni “per coloro che vi abbiano soggiornato anche solo una notte”. A questi si aggiungono quelli in cui la sospensione è in vigore tutto l’anno (Stati Uniti e Canada).
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