Chi ha paura del plasma iperimmune contro il Covid?
Lo schiaffo delle Iene alla sanità che ostacola la cura

2020-11-26T17:18:59+01:00 20 Novembre 2020|Attualità|
plasma iperimmune di Luigi Carletti

Il plasma iperimmune è oggi l’unica cura che funzioni contro il Coronavirus. Sperimentale, emergenziale e pure tradizionale, visto che i primi ad usarla furono i medici che un secolo fa combatterono contro la spagnola. Comunque la si definisca, è una cura. Che funziona. E a dirlo non c’è solo DonatoriH24, che nei mesi scorsi ha più volte approfondito il tema, ma ci sono medici, esperti pazienti, pronti a testimoniarlo con fatti concreti.

Non stupisce perciò che il servizio di ieri delle Iene abbia condensato tutto questo e lo abbia restituito al pubblico italiano sotto forma di schiaffo al sistema sanitario nazionale. Uno schiaffo che ha risuonato lungo tutta l’Italia e che va a colpire l’intero apparato nazionale, a cominciare dal ministero della Salute e poi giù per i vari gradi di competenza. Inefficienze, ottusità, inadeguatezze varie: tutto questo è emerso puntualmente nel servizio di Alessandro Politi e Marco Fubini.

Ai puristi del giornalismo con la G maiuscola lo stile delle Iene potrà anche non piacere, ma ieri Fubini e Politi hanno scritto una pagina di grandissimo giornalismo: perché lo hanno fatto onestamente e semplicemente, mettendo in fila fatti e testimonianze, senza forzare, senza montare ad arte le dichiarazioni, ma raccontando una situazione che suona come un atto d’accusa gravissimo verso un sistema che anziché incrementare le scorte di plasma iperimmune, ne ha boicottato e frenato la raccolta.

Noi di DonatoriH24 sappiamo che quanto dichiarato dai medici intervistati è tutto vero. Sappiamo che il sistema di raccolta sangue non è stato messo in condizione di funzionare come avrebbe potuto. Siamo nel Paese che nella raccolta di sangue e plasma è all’avanguardia grazie alle associazioni di volontari e al patrimonio umano di quasi due milioni di donatori non remunerati. Eppure sul fronte delle cure si è sentito parlare solo di farmaci monoclonali e di vaccini. Trovate uno dei tanti programmi televisivi di prima serata che sia stato dedicato al plasma iperimmune: farete fatica, perché i vari esperti hanno sempre parlato d’altro.

Di fronte alle distese di bare, alla disperazione di famiglie in tutto il Paese, al collasso di ospedali e strutture sanitarie, che cosa si deve pensare di tutto questo? Il 20 maggio scorso, mentre la pandemia sembrava scemare, DonatoriH24 organizzò un livestreaming con gli esperti dal titolo “Arsenali al plasma”. Potete andare a rivederlo al link qua in fondo.

Di che cosa parlavamo? Della necessità di preparare delle banche del plasma iperimmune da congelare e tenere lì, pronto a essere usato contro un’eventuale seconda ondata. È un tema che abbiamo sollevato tra i primi e che in questi mesi abbiamo continuato a trattare, senza sosta, ben consapevoli che ogni cura sarà la benvenuta quando arriverà, ma intanto facciamo con quel che c’è. E di quel che c’è, il plasma iperimmune ad oggi è l’unica cura davvero efficace.

A chi giova il boicottaggio del plasma iperimmune? È solo sciatteria o c’è dell’altro? Farsi certe domande, oggi, è del tutto legittimo, e un servizio come quello delle Iene apre voragini di dubbi, di sospetti, di rabbia. Se quanto affermato nel servizio è vero – e noi sappiamo che lo è – oggi il governo dovrebbe chiedere spiegazioni a una serie di personaggi chiave della sanità italiana e subito dopo trarne le opportune conseguenze.

Il servizio delle Iene

https://www.iene.mediaset.it/2020/news/plasma-iperimmune-contro-coronavirus-funziona_933389.shtml

I livestreaming di DonatoriH24 sul plasma iperimmune:

https://donatorih24.it/multimedia/arsenali-al-plasma-il-video-integrale-dellincontro-del-20-maggio/

https://donatorih24.it/multimedia/covid-dautunno-01-la-situazione-della-pandemia-oggi-in-italia/

https://donatorih24.it/multimedia/il-video-integrale-covid-dautunno/

https://donatorih24.it/multimedia/intervista-a-giuseppe-sciuto-plasma-iperimmune/