di Emiliano MagistriAmmontano a 31 le province italiane per le quali il Centro nazionale sangue ha predisposto misure di sicurezza straordinarie per isolare il West Nile Virus. L’allerta scatta anche per Lodi, che diventa il sesto territorio della Lombardia interessato dal provvedimento. L’ultima era stata Macerata, la prima delle Marche.
Il 16 settembre le disposizioni avevano riguardato le province sarde di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna. Prima ancora era stata la volta di Vercelli, Pavia e Novara, Alessandria e Brescia.
Come è ormai da protocollo, “ricordate di avvisare sempre dei vostri viaggi i medici selezionatori, è l’unico modo per evitare che il virus si trasmetta per via trasfusionale”, spiega il Cns sulla sua pagina Facebook.
La tabella del Centro nazionale sangue aggiornata al 1° ottobre
Dopo Pordenone e Sondrio, Sassari, Ravenna, Asti, Cuneo, Bologna, Cremona, Piacenza e Torino, quindi, l’elenco si aggiorna nuovamente. In precedenza erano state Modena, Verona e Vicenza. La prima fu Padova, poi fu la volta di Reggio Emilia, Parma e delle cinque province di Venezia, Treviso, Rovigo, Mantova e Ferrara.
Successivamente al caso dell’uomo di 79 anni che aveva contratto il virus (era il 25 luglio), il Centro nazionale sangue aveva raccomandato di applicare quanto stabilito dal decreto del ministero della Salute il 2 novembre 2015 in merito alle “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”.
Il Cns, inoltre, indica in una tabella anche i paesi dell’Unione Europea e non (Bassa Austria, Bulgaria, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Macedonia del Nord, Romania, Serbia, Slovacchia, Turchia e Ungheria) dove è prevista la sospensione temporanea per 28 giorni “per coloro che vi abbiano soggiornato anche solo una notte”. A questi si aggiungono quelli in cui la sospensione è in vigore tutto l’anno (Stati Uniti e Canada).
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