Verona, bambina non vaccinata contrae il tetano
Così i plasmaderivati avrebbero evitato il ricovero

2019-06-19T15:32:16+02:00 19 Giugno 2019|Primo Piano|
di Emiliano Magistri

“Anche chi ha preso il tetano ed è guarito non è immune. L’unico modo per essere protetti è vaccinarsi“. Scrive così, sul suo profilo Facebook, il virologo Roberto Burioni, in merito al caso della bambina di 10 anni ricoverata a Verona per aver contratto il tetano dopo una ferita rimediata al ginocchio.

Il professor Roberto Burioni

La piccola, che non era stata vaccinata, è in prognosi riservata e le sue condizioni sono stabili. Al momento è sotto terapia a base di immunoglobuline, i farmaci plasmaderivati che permettono di contenere la malattia infettiva nella fase più acuta. Proprio il fatto di non essere stata sottoposta al vaccino anti tetano riaccende la polemica tra coloro che si dichiarano pro o contro la libera scelta. Tra l’altro, a poco più di una settimana di distanza dall’annunciata manifestazione dei cosiddetti “No vax” in programma a Rimini sabato 29 giugno.

Come ha proseguito nel suo post su Facebook lo stesso Burioni, “i somari antivaccinisti sostengono che il tetano non è un pericolo reale per chi non vive a contatto con gli animali, che basta pulire le ferite con acqua ossigenata per evitarlo, che si può prevenire con la vitamina C e che spesso si è immuni naturalmente. Chi risarcirà lo Stato delle spese sanitarie che si dovranno sostenere? E se quel posto in rianimazione servisse per un altro bambino? Chi non vaccina i propri figli è un incivile egoista. Per seguire la sua ignoranza e la sua superstizione danneggia i suoi figli e la società”.