La mia prima donazione risale all’età di 18 anni. Ero uscita prima da scuola per recarmi dal mio medico e farmi prescrivere dei farmaci per mia madre. Mentre attendevo il mio turno, avevo notato un signore che piangeva. Scoprii che suo padre, ammalato di leucemia, aveva bisogno di trasfusioni di sangue costanti ma che i donatori scarseggiavano.
Non ci ho pensato due volte e mi sono offerta. L’ho sentito subito un dovere, un qualcosa da fare.
Sei anni prima, un mio amico d’infanzia era venuto a mancare a soli 14 anni ed era riuscito a sopravvivere per quasi un mese dopo un incidente proprio grazie alle numerose trasfusioni. Non dimenticherò mai l’affannarsi a trovare i donatori in quelle settimane. Nello stesso periodo anche un amico di famiglia affetto da leucemia era deceduto. Come potevo non donare?
Il giorno successivo a quella visita dal medico marinai la scuola e senza dire niente ai miei genitori andai a donare.
Dopo circa 3 anni mi sono poi ritrovata ad aver problemi di salute io stessa ma nel giro di qualche anno, guarita totalmente, sono tornata nuovamente a donare. Da allora non mi sono più fermata e proprio ora mi accingo ad effettuare la mia 177esima donazione tra sangue intero, plasma e piastrine.
Nel tempo mi è stato proposto di fondare una sezione di donatori di sangue nel mio paese, Gioia del Colle (Bari), e ora sono 20 anni che la sezione opera sul territorio. Ricopro tuttora la carica di presidente e sono consigliera Fidas nazionale.
In seguito a quelle esperienze poi, anche la lotta alla leucemia e ad altre malattie del sangue mi ha da sempre coinvolto. Così, oltre a iscrivermi al registro dei donatori di midollo osseo, sono diventata presidente regionale Admo Puglia e membro della giunta nazionale dell’associazione.Se devo descrivere il mio essere volontaria direi che il destino non sceglie chi deve stare bene e chi male per cui vivere per gli altri dovrebbe essere un sentimento comune e naturale.
Il volontariato che svolgo, il mio “donarmi” e, attraverso questo, sapere di rendere sereni gli altri mi rende davvero molto orgogliosa e felice.
*Maria Stea è dipendente di Poste Italiane, presidente Fidas Gioia del Colle, consigliera Fidas Nazionale e presidente regionale Admo Puglia. Nel 2012, per il numero delle donazioni e l’opera nel volontariato, è stata insignita del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica italiana all’età di 43 anni.