Io e mia sorella uniti nella donazione di sangue. Non è facile descrivere cosa ho provato quando l’ho trovata nella poltrona accanto alla mia

2023-10-12T14:09:28+02:00 12 Ottobre 2023|
di Riccardo Tomassini

Io e mia sorella uniti nella donazione di sangue. Non è facile descrivere che cosa ho provato il giorno che l’ho trovata nella poltrona accanto alla mia, lei che ha sempre avuto paura anche solo di una semplice analisi del sangue. Una sorpresa e un motivo di orgoglio per quella che è stata la sua prima donazione e per me la donazione del mio cinquantesimo compleanno.

Tutto è nato a febbraio quando io ed Erminia festeggiamo con un giorno di differenza il compleanno (io sono nato il 23 febbraio e lei due anni dopo di me, il 24 febbraio). Quest’anno, per l’occasione, si è lasciata sfuggire il desiderio che siccome sono diventato presidente dell’Avis di Allerona, avrebbe avuto quattro anni di tempo per diventare donatrice.

‘Hanno letteralmente “rapito” Erminia, l’hanno portata in ospedale per farle sostenere gli esami di idoneità e poi, per impedirmi di venire a conoscenza del fatto che era risultata idonea, mi hanno cambiato le password d’accesso ai nostri database. Ho scoperto di questa sorpresa il giorno in cui ho festeggiato con tutti il compleanno. Non prima, però, di aver ricevuto il postino particolare di “C’è posta per te Alleronese” che mi ha annunciato appunto che c’era una sorpresa per me. La sera della festa è stato quindi proiettato il video nel quale ho scoperto che mia sorella avrebbe fatto la donazione di sangue.

Abbiamo provato ad aprile e maggio a fare questa donazione di fratellanza, ma non ci siamo riusciti. Poi ad agosto finalmente il felice epilogo. Non nascondo la commozione e l’emozione sia quando l’ho saputo che quando l’ho avuta vicina di poltrona. Mia sorella è sempre svenuta per fare le analisi normali e mai avrei pensato che potesse riuscire in questa impresa.

Per me questo è un segno di grande altruismo di chi cerca di allontanare le proprie fobie per essere utile ai meno fortunati. La casualità ha voluto che proprio con questa donazione io finissi il libretto delle donazioni e lei invece lo iniziasse. Dopo aver pubblicato le foto sui social, una ragazza ha contattato l’Avis perché ha detto che se l’aveva fatto mia sorella che ha sempre avuto paura, poteva farlo anche lei.