Ho cominciato a donare sangue vent’anni fa. Mio padre mi ha introdotto al mondo della donazione parlandomene quando ero ancora bambino, perché lui donava. Poi appena ho potuto, ho cominciato anche io.
Al tempo, quando mio padre si offriva come volontario per le trasfusioni ai pazienti dell’ospedale locale, ancora non c’erano le associazioni e l’organizzazione che ci sono ora. Per aiutare i pazienti che necessitavano di trasfusione si donava spontaneamente o si veniva chiamati quando mancava un certo tipo di sangue. La sua tipologia di sangue era 0 negativo, un gruppo che ho scoperto essere importante, perché è compatibile per le trasfusioni con tutti i pazienti e con ogni gruppo sanguigno, sia positivo, che negativo. Quindi nell’ospedale viene considerato utile per le emergenze.
Anche io, come mio padre, ho il sangue 0 negativo e continuo a percorrere la strada indicata da lui. La questione della donazione di sangue a poco a poco negli anni dentro me è maturata e ora la sento mia. Ho raggiunto le 104 donazioni, partecipo con Avis alla raccolta sangue a Cagli, nella regione Marche e mi occupo di sensibilizzare e di coinvolgere sempre nuovi donatori.