Come spesso accade, ho iniziato a donare il sangue a scuola nel 1995, non so dire cosa mi spinse allora a farlo, anche perché per un lungo periodo della mia vita, dopo la fine degli studi interrotti circa 4 anni dopo, purtroppo non ho più donato.
Dopo essermi sposato nel 2009, mi son trasferito dal mio paese natale (Setzu, in Marmilla) a San Gavino Monreale (Sud Sardegna), una cittadina a metà strada fra Cagliari ed Oristano. Qui dopo qualche tempo ho provato a riprendere con la donazione ma con mio grande stupore non era presente la sezione Avis in città (da studente donavo all’AVIS di Cagliari). Volevo donare in altri paesi ma per un motivo o per un altro non riuscivo mai.
Nel 2012 accadde un fatto drammatico in un paese della provincia, un bimbo di 10 anni venne travolto dal padre con il trattore e venne ricoverato in gravi condizioni presso l’ospedale di San Gavino Monreale. Rimasi molto colpito dagli appelli alla donazione del sangue che scaturirono in occasione di quella vicenda che purtroppo ebbe il peggiore degli epiloghi per la gravità delle ferite.
Fu allora che decisi di impegnarmi in prima persona come volontario e di costituire la sezione Avis Cittadina. Presi così contatto con l’Avis Provinciale del Medio Campidano e si diede il via al lungo iter necessario per costituire una nuova sezione Avis.
Nel gennaio del 2014 organizzammo la nostra prima raccolta di sangue. Da allora dono regolarmente il sangue e sono impegnato quotidianamente nel promuovere la cultura del dono perché credo fermamente nel valore del volontariato e nell’importanza di un gesto semplice come quello della donazione. Semplice ma che ha risvolti importanti immediati sulla salute delle persone.
Penso che la donazione del sangue debba essere vissuta come un dovere civico che noi tutti cittadini in buona salute dovremmo sentirci di fare, senza aver paura, senza rimandare, senza soprattutto demandare.
*Diego Cotza, è donatore di sangue dal 1995 e fondatore e presidente di Avis San Gavino Monreale