L’Italia è a un passo dall’emergenza sangue. Superata la prima metà di agosto il dato che emerge è una carenza molto grave che ha bisogno di immediate contromisure. L’allarme lo lancia sul proprio sito il Centro nazionale sangue con un comunicato del 20 agosto in cui sono indicate le quattro regioni in forte carenza -Toscana, Sardegna, Umbria e Lazio- che necessitano un rapido ritorno alla partecipazione dei donatori di sangue per far fronte alle terapie rivolte ai pazienti.
La causa della mancanza di riserve ematiche -come anche nell’agosto scorso- secondo il comunicato, si spiega nella partenza di tanti donatori regolari per le vacanze estive, donatori e donazioni che insieme sostengono il bisogno di trasfusione dei pazienti con problemi ematologici, che necessitano di trasfusioni regolari per guarire da tante patologie e nel caso dei talassemici vivere una vita quasi normale.
La partenza per le vacanze di tanti volontari che contribuiscono in maniera massiccia al sistema sangue, combacia inoltre con l’aumento degli incidenti causati dalle stesse partenze su strada, problema al cui quest’estate si aggiunge il ritorno nel pieno dell’attività degli ospedali dopo il periodo di fermo per l’epidemia di Covid-19.
Il rischio di arrivare presto ad un’emergenza sangue è emerso dal conteggio delle sacche di sangue mancanti nelle varie aree territoriali, che secondo il Sistema informativo dei servizi trasfusionali questa settimana ha raggiunto sul territorio italiano le 400 unità.
“Oggi sono aumentate e siamo a 500- dichiara Gianpietro Briola, presidente nazionale Avis e coordinatore Civis -stiamo andando verso l’emergenza, infatti le quattro regioni di cui scrive il Cns nel comunicato, continuano ad essere carenti e le altre regioni non riescono a fare la compensazione, anzi, anche altri territori si stanno mostrando deficitari”. E continua: “Fino a ieri sono mancate circa 100 sacche in Toscana, 150 tra Campania e Lazio, 80 sacche in Umbria e 100 sacche in Sardegna, regione carente tutto l’anno”. E per rimpinguare le scorte l’unica cosa da fare è coinvolgere nuovamente i donatori alla partecipazione.
Di qui l’appello: “In estate per garantire le cure ai malati è necessario attivarsi prenotando la donazione di sangue”.
L’accorato invito è anche lanciato dal Centro nazionale sangue, il quale ricorda sul proprio sito: “Ogni giorno in Italia oltre 1.800 persone necessitano di trasfusioni e questo fabbisogno non si ferma mai, neanche ad agosto. In un momento così delicato per tutto il nostro Paese, ognuno può offrire il proprio contributo e fare la differenza, per garantire la continuità di tutto il sistema e dare una risposta adeguata, tempestiva e immediata alle necessità dei pazienti. Anche d’estate doniamo il sangue e gli emocomponenti”.
Il presidente Avis della regione Toscana, Adelmo Agnolucci, interviene sulla questione rinnovando l’invito ai volontari e indicando le problematiche specifiche del territorio: “Le sedi Avis della Toscana sono operative e al lavoro per fronteggiare questa carenza e fare in modo che rientri il prima possibile. L’impegno è massimo e facciamo appello a tutti i donatori affinché contattino la sede più vicina per prenotare la donazione.
La carenza riguarda in particolare i gruppi A positivo, B negativo e 0 sia positivo sia negativo ed è fondamentale che tutti i donatori, non solo quelli con gruppo sanguigno in carenza, prenotino prima possibile la donazione e ci sia un afflusso costante nelle prossime settimane”.