“È interessato a diventare un donatore di sangue?”. È la domanda che si sentono porre i cittadini in molti uffici anagrafici della Lombardia al termine della normale trafila per ottenere un documento o un certificato. Come risposta basta un semplice sì o un no. Il progetto nasce lo scorso 4 maggio ed è frutto di un protocollo d’intesa tra l’Associazione nazionale comuni italiani e Avis Lombardia, ma è soltanto in questo ultimo periodo che è arrivato il boom di richieste delle amministrazioni per aderire. Altre regioni, soprattutto al nord, si stanno infatti accodando all’idea.
“Siamo orgogliosi di aver creato questo sistema per avvicinare le persone alle donazione del sangue – commenta Oscar Bianchi, presidente dell’Avis lombarda – un sistema che funziona e che già sta dando ottimi riscontri. In questi ultimi giorni tanti enti, in giro per l’Italia, mi hanno contattato per chiedere informazioni, il Veneto, ad esempio, ha già avviato il percorso di sensibilizzazione”. Come funziona? “Gli impiegati degli uffici anagrafe, tramite un modulo, potranno segnalare la disponibilità di chi intende diventare donatore.I dati raccolti saranno poi inviati alle Avis comunali che contatteranno gli interessati. L’auspicio – chiosa Bianchi – è che nel giro di qualche anno tutti gli uffici anagrafe aderiranno al progetto”.