Sono in linea con le aspettative le donazioni a Carpi, nonostante alcune difficoltà riscontrare in relazione alle norme sempre più stringenti a tutela della salute del donatore e del ricevente.
Buono anche il risultato “economico”, con un bilancio che ha registrato un piccolo utile a dispetto delle funeree previsioni.
Questo, in sostanza, il report sull’anno passato della sede Avis di Carpi “Danilo Setti”, presentato in occasione della 65esima assemblea comunale della sezione dal presidente Fabio Marani e dal direttore sanitario Massimo Bevini.
«Possiamo considerare tutto questo un buon risultato, segno che le attività di propaganda e l’impegno costante nelle scuole –ha detto Marani – garantiscono alla nostra associazione quel ricambio generazionale che ci fa ben sperare per il prossimo futuro”.
«Sul numero delle donazioni – ha detto invece Bevini – incidono pesantemente i tempi di sospensione delle donazioni dovuti a fattori estemporanei: la presenza di emergenze sanitarie in Italia (lo scorso anno quella del virus Zik, della West Nile e della Chikungunja) e all’estero che non consentono donazioni a coloro che si sono recati in un vasto ventaglio di paesi “a rischio sanitario”. Il nostro obiettivo è stato comunque quello di tutelare da una parte il donatore e dall’altra la massima sicurezza del sangue raccolto. Per il 2018 – ha spiegato il dottore – l’obiettivo è quello di incentivare la plasmaferesi (per la raccolta del plasma anziché del sangue intero) anche se il prelievo in questo caso è un poco più complesso (…)».