Raccolta plasma, parte progetto pilota in Lombardia
Protocollo di sei mesi tra la Regione e Avis

2024-08-09T16:55:55+02:00 9 Agosto 2024|Regole|
Tsunami terapia

Migliorare le strutture di raccolta e raggiungere l’autosufficienza di plasma. Con questi obiettivi, la Regione Lombardia ha approvato un progetto a sostegno della produzione di plasma che coinvolgerà Avis.

L’iniziativa, della durata di sei mesi, è stata finanziata con 675mila euro provenienti da fondi ministeriali e ha come obiettivo quello di sostenere e migliorare l’organizzazione delle strutture dedicate alla raccolta, qualificazione e conservazione del plasma proveniente dai centri regionali.

Il protocollo prevede: la chiamata programmata per ottimizzare il sistema di prenotazione per i donatori; la modulazione della raccolta in base alle necessità cliniche e alle oscillazioni della domanda; la facilitazione degli accessi per garantire ai donatori un processo più celere ed efficiente.

Oscar Bianchi, presidente Avis Lombardia

“Ho sottolineato diverse volte l’importanza di raggiungere l’autosufficienza regionale di plasma – dichiara il presidente di Avis Lombardia, Oscar Bianchi, nelle parole riportate sul sito dell’associazione –come obiettivo operativo e traguardo sanitario per ridurre la dipendenza dal mercato e contribuire alla risposta del sistema sanitario nazionale alle necessità di cura. A livello generale, l’autosufficienza nell’ambito del plasma è misurabile in 18 chilogrammi per mille abitanti e in Lombardia, dalle ultime rilevazioni, siamo a 15.6 chili. Abbiamo necessità di coprire questo differenziale che, ad oggi, viene colmato acquistando prodotti plasmaderivati forniti “a pagamento” da Paesi esteri. Il nostro obiettivo è di rendere sempre più sensibili le persone perché capiscano l’importanza di donare plasma, che è una componente vitale del nostro sistema sanitario. Il plasma donato, infatti, viene utilizzato per produrre medicinali plasmaderivati che sono cruciali per il trattamento di malattie rare e condizioni croniche. Questo progetto non solo aumenterà la disponibilità di questi farmaci, ma rafforzerà anche la capacità del sistema sanitario di rispondere alle esigenze dei pazienti in tutta la regione”.