Il convegno nazionale di Avis – il momento dell’anno per eccellenza in cui tutta la comunità avisina si ritrova per tracciare i bilanci, confrontarsi e dialogare sui temi più scottanti che riguardano il sistema sangue italiano e le dinamiche interne dell’associazione – nelle annate di pandemia si è sempre svolto in modalità virtuale, in una versione ridimensionata e più “essenziale”.
La speranza di un milione e trecentomila donatori avisini è che dal 2022 si torni alla normalità.
E così, nelle ultime ore, Avis ha annunciato tutti i dettagli del ritrovo “di famiglia” in programma quest’anno.
L’87esima Assemblea Generale di Avis andrà in scena dal 20 al 22 maggio 2022, e la scelta della sede, in continuità con l’edizione poi saltata lo scorso anno, sarà Perugia, in Umbria.
Il titolo del convegno sarà “Orizzonte AVIS. Sfide, obiettivi e priorità per il futuro associativo”, parole che spiegano bene quanto sia necessario ritrovarsi dal vivo per il mondo avisino: come da tradizione, se la situazione pandemica andrà via via migliorando, a Perugia saranno presenti dirigenti e volontari provenienti da ogni parte d’Italia.
E se come sempre la riforma dello statuto interno susciterà discussioni, dialoghi e nuove idee, ancora una volta uno dei temi principali che passerà al vaglio della più grande associazione italiana di donatori sarà quello dell’autosufficienza plasma e dei plasmaderivati.
A oggi, come sappiamo bene l’Italia può garantire un livello di autosufficienza intorno al 70%, mentre per il resto dell’approvvigionamento è ancora necessario andare a rifornirsi sul mercato globale.
E poiché il plasma è una risorsa a oggi in grado di rivestire un’importanza strategica per una nazione, identica a quella di cibo o fonti energetiche, il traguardo dell’autosufficienza completa è un obiettivo che l’Italia deve e dovrà necessariamente porsi.
A Perugia, si discuterà di come raggiungerlo “assicurando e preservando il valore etico, periodico, anonimo, responsabile, volontario e non remunerato della donazione”, così come ha più volte ribadito a Donatorih24 il presidente di Avis nazionale Gianpietro Briola.
Mai come in questi mesi di profonda ricostruzione del sistema sangue – al fine di garantire i livelli di raccolta degli anni pre – pandemia, e di investimento delle risorse che il DDL Concorrenza ha stanziato per migliorare le strutture e i centri trasfusionali – il dibattito franco e la chiarezza sugli obiettivi associativi da perseguire potrà essere utile.
Non resta allora che attendere le giornate di Perugia e documentare – e raccontare – tutte le proposte, le idee e i resoconti dal territorio che arriveranno da chi, ogni giorno, contribuisce a non far mancare il preziosissimo sangue a tutti i pazienti italiani.