Buone notizie sul fronte della raccolta dei globuli rossi in Italia a settembre 2021: rispetto all’identico periodo di riferimento dello scorso anno, la raccolta è cresciuta dell’1,2% da quanto risulta dai dati resi noti dal Centro nazionale sangue.
In questa rilevazione, inolre, i dati sono nuovamente completi, e dunque la lettura può essere ritenuta complessiva. Nella rilevazione di agosto, per esempio, che secondo i dati faceva registrare un calo dell’1%, mancavano i dati del Lazio, e dunque vi era un disallineamnto che rischiava di generare equovoci.
Ma andiamo ad analizzare in dettaglio le percentuali regione per regione: in figura 1 vediamo come le regioni del nord, Emilia Romagna esclusa (-3,1%), abbiano tutte migliorato o eguagliato la loro raccolta, in un mese comunque da sempre delicato come settembre. In particolare, il 2,1% della Lombardia, regione guida altamente popolata, è sicuramente una buona linfa per tutto il sistema.
Al centro Italia qualche ondulazione in più: fa bene l’Umbria (+5,5%) con il Lazio (+3,1%), cresce il Molise (+13,1%) mentre cala la raccolta nelle Marche (-1,9%).
Infine il sud, dove si fanno notare il calo in Puglia (-4,4%), e l’aumento considerevole in Campania (+9,3%).
Per quel che riguarda le unità trasfuse in figura 2, la progressiva ripresa delle attività ospedialiere è alla base del piccolo aumento di quantità. tuttavia in liena con l’aumento della produttività.
Infine, in figura 3, ci interessano in particolar modo le tabelle 5 e 6, che ci mostrano la situzione del 2021 finora rilevato, ovvero la finestra gennaio /settembre, con l’identico periodo del 2020.
A tre mesi dalla fine dell’anno, emerge dunque una crescita di quasi 80 mila unità in favore dell’anno in corso, dati che dimostrano la direzione intrapresa versa una nuova stagione di autosufficienza nazionale, 1 milione e 871 mila unità prodotte, contro 1 milione e 790 mila. Simile anche la forbice delle unità trasfuse, che crescono in modo armonioso e sostenibile per le capacità del sistema.
I dati positivi tuttavia non ci devono far rilassare. nelle scorse settimane spesso e volentieri si erano registrate carene generalizzate in varie regioni Italiane, a testimonianza del fatto che quando si parla di dono del sangue non possono essistere pause o rallentamenti, ma bisogna donare appena possibile attraverso le reti associative.