Wbdd 2021, le parole dei dirigenti
Il programma completo e l’evento live

2021-06-14T17:52:01+02:00 14 Giugno 2021|Attualità|
di Giancarlo Liviano D'Arcangelo

Siamo a poche ore del World Blood Donor Day 2021, il giorno dei donatori organizzato dall’Italia.

Dalle 15 alle 17, sarà possibile l’evento istituzionale in diretta streaming (clicca qui), mentre di seguito il link per sapere tutto sul programma:

Ecco il programma completo del World Blood donor Day 2021

Per scendere sempre più nel profondo dello spirito di una manifestazione del genere abbiamo chiesto ad alcuni dei principali dirigenti del sistema trasfusionale italiano perché questo giorno, questa manifestazione, è così importante.

Ecco cosa ci hanno detto in esclusiva:

Giovanni Musso, presidente Fidas

Giovanni Musso, presidente Fidas, ha parlato di come il sistema trasfusionale può crescere: “Il World Blood Donor Day è sempre stata un’importante occasione per celebrare i donatori di sangue e promuovere il dono quale gesto sicuro e fondamentale per chi necessita di terapie trasfusionali. Quest’anno il WBDD, però, acquista un valore in più per noi italiani, in quanto costituisce l’occasione di promuovere l’importanza dei princìpi sui quali si fonda il dono nel Sistema Trasfusionale italiano. Il dono gratuito, responsabile e anonimo e l’importante ruolo che rivestono le associazioni del dono nella promozione, sono i principali elementi che intendiamo comunicare al mondo il 14 e 15 giugno. Il nostro modello può sembrare scontato ma non lo è affatto: basta volgere lo sguardo alla stessa Europa per accorgerci che in altri Paesi vicini gli stessi valori non riscuotono la stessa attenzione. Per questo è importante essere orgogliosi dei nostri valori e proteggere il nostro Sistema Trasfusionale preservandolo da possibili storture, sostenendolo e potenziandolo. Come? Sostenendo e potenziando il ruolo delle strutture pubbliche, lasciando alle associazioni la possibilità di dedicarsi alla promozione del dono, senza andare a sostituire il pubblico nella raccolta. In questo contesto un ruolo fondamentale viene rivestito dallo Stato che dovrebbe mantenere la prerogativa della raccolta delegando solamente in minima parte questo compito: il sangue non si compra, né si appalta”.

Il presidente di Avis Gianpietro Briola

Gianpietro Briola, presidente Avis, ha approfittato per ringraziare i donatori: “L’edizione di quest’anno della Giornata mondiale del donatore assume un significato ancora più particolare. Il Covid-19 ha rappresentato un nemico ostico da battere e solo adesso, seppur con cautela, possiamo guardare al futuro con fiducia. Se il rischio di carenza di sangue ed emoderivati legato alla pandemia è stato contenuto e, allo stesso modo, i disagi sociali, gran parte del merito va proprio ai donatori e alle associazioni di volontariato che, anche nei mesi più complicati, non hanno fatto mancare impegno e supporto al sistema trasfusionale. Anche i numeri dimostrano che, nonostante una lieve e comprensibile flessione, il nostro sistema è solido e rappresenta un’eccellenza a livello internazionale. Il 14 giugno sarà un momento di celebrazione per tutti noi con la speranza che i prossimi mesi, grazie alla campagna vaccinale in crescente diffusione, possano essere forieri di salute e serenità per tutti noi”.

Vincenzo De Angelis, Direttore Cns

Vincenzo De Angelis, direttore del Centro nazionale sangue, ha invece sottolineato il ruolo dei giovani per il futuro dell’universo sangue, in un’intervista ampia e ricca di spunti che è possibile leggere interamente qui: “Come ha ricordato anche il direttore generale dell’Oms nel messaggio che ci ha inviato per la presentazione dell’evento, i giovani hanno pagato un tributo molto pesante alla pandemia, ma in molte comunità sono stati anche il “motore” che ha tenuto in vita il sistema sanitario. Se c’è una cosa che questo virus ci ha insegnato è quanto sia importante avere una buona sanità, e tutti possono farne parte donando un po’ del proprio tempo, e del proprio sangue o plasma. È una cosa che aiuta gli altri, ma che arricchisce anche chi fa questo gesto”.