“La percentuale di nuovi donatori di sangue e plasma è aumentata molto rispetto alla media: ora è circa del 35 per cento, prima dell’appello della Protezione civile, si aggirava intorno al 10 per cento” a parlare così è Gabriele Zaldera, presidente Fidas della sezione di Trino, paese in provincia di Vercelli, in Piemonte.
“Molti nuovi donatori che si sono avvicinati alla donazione di sangue chiedono se le misure di sicurezza sono rispettate. Tutti coloro che per la prima volta vogliono donare sangue, possono stare sicuri perché infatti, oltre alle distanze di sicurezza tra operatore e donatore, oltre al procedimento di triage per cui si misura la temperatura corporea, sono tantissime le misure che garantiscono la salute dei donatori nella sala d’attesa.Vengono anche consegnate mascherine e guanti per essere più sicuri”.
La Fidas Trino, come molte associazioni di donatori, nelle ultime settimane, dopo l’appello della Protezione civile, ha visto il numero delle partecipazioni alla raccolta di sangue salire vertiginosamente. Il 15 marzo si sono presentati alla sezione 70 donatori, di cui 12 nuovi donatori, e il gruppo ha organizzato le donazioni per prenotazione.
“Il sistema della programmazione che stiamo adottando in questi giorni, consiste nello stabilire il numero di sacche di sangue, plasma e piastrine necessarie e poi, attraverso i tabulati, convocare nelle sedi il numero di donatori necessari- e aggiunge -non è semplice, perché la Fidas non ha mai gestito le donazioni attraverso le chiamate telefoniche su prenotazione”. Il dirigente della sezione rivolgendosi ai nuovi donatori indica: “Tutti coloro che vogliono donare nella nostra zona per la prima volta, possono chiamare il numero di telefono 338 87 89 420 e noi condurremo il nuovo donatore nel percorso per la donazione di sangue”.