L’Avis nazionale ha avviato la nuova campagna di sensibilizzazione alla donazione di sangue, plasma e piastrine. L’ashtag è #escosoloperdonare e invita tutti i cittadini ad uscire per andare ai centri trasfusionali e alle unità operative delle associazioni attive su tutto territorio nazionale. La campagna ricorda ai cittadini che, dopo le restrizioni sugli spostamenti imposte dal governo per l’epidemia di coronavirus, i donatori o aspiranti donatori possono giustificare le uscite dalle sedi domestiche, scrivendo come motivazione la “situazione di necessità”.
#escosoloperdonare consiste nella diffusione attraverso i media di una pagina web, una serie di scatti fotografici, uno spot radiofonico e un video tutorial. Tutto per spiegare ai donatori come affrontare la donazione in questi tempi di incertezza. Avis nazionale ha inoltre voluto ribadire, attraverso la nuova campagna, quanto la donazione sia indispensabile in questi tempi in cui c’è stata una defezione da parte dei donatori di sangue a causa della paura di contagio nelle sale d’attesa dei centri trasfusionali.
L’associazione spiega come sia fondamentale la prenotazione della donazione per evitare assembramenti nelle sale, ma anche per assicurare un afflusso costante e concordato dei donatori non solamente in questi giorni, ma anche in futuro. In questo modo Avis informa i cittadini che esiste un procedimento che applicano regolarmente i centri trasfusionali e le unità operative, ed è la triage: una serie di domande effettuate prima che il donatore si presenti al centro. Le domande riguardano la salute del donatore ponendo attenzione sugli eventuali contatti avvenuti con le persone a rischio contagio da Sars-CoV 2.
Il video della campagna spiega tutto ciò che il donatore deve sapere per rendere ancora più efficace il suo periodico gesto di solidarietà. Il presidente di Avis nazionale, Gianpietro Briola, in una nota diffusa da Avis invita i donatori a fornire il regolare supporto ai pazienti con problemi ematologici: “Ogni giorno oltre 1800 persone ricevono trasfusioni per curarsi e poter continuare a vivere e per questo non possiamo permetterci di abbassare la guardia su questo tema. Anche in un periodo in cui la diffusione del Coronavirus sta generando ansie e incertezze, occorre sapere che ogni donatore può continuare a fare la propria parte in assoluta sicurezza. I volontari e il personale delle oltre 3400 sedi di Avis presenti sul territorio nazionale sono costantemente a disposizione per fornire informazioni che aiutino tutti noi a gestire e superare una fase così delicata. La vita di moltissimi pazienti dipende da noi, prenotiamo e andiamo a donare. Sempre“.