Roberto Speranza è il nuovo ministro della Salute. Il cosiddetto governo “giallo-rosso”, composto da Movimento 5 Stelle, Pd e LeU, prende definitivamente forma con la presentazione della nuova squadra da parte del premier Giuseppe Conte.
Il dicastero di lungotevere a Ripa, quindi, saluta Giulia Grillo che, due settimane fa, dopo vent’anni di attesa, aveva firmato il decreto sul Sit (il Sistema informativo trapianti) dando così il via libera al regolamento per l’attuazione delle norme sul silenzio-assenso per la donazione degli organi (previsto da una legge risalente al 1999 e mai varato).
Nato a Potenza il 4 gennaio 1979, laureato in Scienze Politiche, Speranza è stato deputato del Pd da cui è poi fuoriuscito nel febbraio 2017. Rieletto con Liberi e Uguali alle elezioni dello scorso 4 marzo 2018, nello stesso mese aveva presentato una proposta di legge sul tema “Disposizioni in materia di finanziamento del Servizio sanitario nazionale” con la quale venivano proposte l’abolizione del “superticket” (il pagamento di 10 euro sulla ricetta previsto per le prestazioni specialistiche ambulatoriali a carico degli assistiti non esentati dalla quota di partecipazione al costo), la Rideterminazione del finanziamento per il Servizio sanitario nazionale e l’allentamento dei vincoli per l’assunzione del personale sanitario.