Le associazioni si rivolgono al ministro della Salute: la lettera di Civis

2020-12-28T11:33:51+01:00 23 Dicembre 2020|Attualità|
previsioni di Redazione

Il sistema trasfusionale italiano – che pure ha tenuto bene nonostante il periodo difficile determinato dalla pandemia, si trova comunque a dover affrontare, con urgenza, alcune criticità. Bisogna adottare decisioni importanti per il mondo del dono del sangue e degli emocomponenti, e al fine di organizzare al più presto un incontro e creare un tavolo di lavoro, le associazioni di donatori italiane Avis, Fidas, Fratres e Croce Rossa, riunite in Civis (Coordinamento Interassociativo Volontari Italiani del Sangue)hanno inviato una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza.

Nella lettera puoi leggere tutti i motivi per i quali abbiamo richiesto, e ieri sollecitato una risposta al fine di organizzare un incontro. Ecco qui il documento integrale:

On. Roberto Speranza
Ministro della Salute
Lungotevere Ripa 1
Roma

Oggetto: Integrazione richiesta incontro CIVIS

Illustrissimo Sig. Ministro,
in qualità di Coordinatore pro tempore del CIVIS – Coordinamento Interassociativo Volontari Italiani del Sangue – costituito da AVIS, CRI, FIDAS e FRATRES in rappresentanza di oltre 1 milione e 800 mila donatori volontari di sangue, plasma ed emocomponenti, ad integrazione della comunicazione datata 30 novembre 2020, della quale non è ancora pervenuto riscontro, nel voler sostenere il Suo proficuo impegno nel garantire una sanità equa e uniforme per tutti i cittadini del nostro Paese, si chiede alla S.V. un incontro avente come oggetto i seguenti punti:
– Il ruolo delle Associazioni e Federazioni dei donatori nel Sistema Trasfusionale;
– Campagna di sensibilizzazione alla donazione di plasma;
– Accesso alla vaccinazione Covid-19 per i donatori di sangue;
– Definizione delle strategie di contenimento nel quadro di un possibile shortage di immunoglobuline (IG).
In tale occasione si desidererebbe affrontare, inoltre, i temi inerenti il difficile periodo che sta attraversando il Paese a causa delle pandemia COVID-19 e del ruolo delle Associazioni e Federazioni dei donatori volontari di sangue. In questo momento nel quale si assiste ad una riduzione della raccolta sia di emocomponenti che di plasma, ci farebbe piacere incontrarLa per poterLe rappresentare la disponibilità a dare il nostro contributo per il superamento di questo momento particolarmente critico per il sistema trasfusionale, consci del ruolo che la vigente normativa attribuisce alle Associazioni e Federazioni dei donatori nel concorrere al conseguimento dei fini istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale.
Confidando in un Suo cortese riscontro, si inviano distinti saluti.

Roma, 22 dicembre 2020

Il presidente Fidas Giovanni Musso

Le parole delle associazioni non lasciano spazio a interpretazioni. Servono chiarezza e strategia. Ecco le dichiarazioni che Giovanni Musso, Presidente Fidas e coordinatore Civis, ha rilasciato in esclusiva per Donatorih24: «Circa il 92% dei donatori presenti in Italia risulta iscritto ad associazioni di donatori (Fonte: dati CNS 2019). In rappresentanza di questi donatori, il CIVIS (Coordinamento Interassociativo Volontari Italiani Sangue), richiede al Ministro Roberto Speranza un incontro per poter discutere urgentemente di alcuni temi che stanno a cuore al mondo delle Associazioni e Federazioni del dono, ma anche di molti pazienti che dal dono anonimo, gratuito e volontario, vedono dipendere il proprio stato di salute».

I pazienti al centro del discorso dunque. Come sempre dovrebbe essere e talvolta non è. Ora, è fondamentale che la richiesta associativa non cada nel nulla, e noi di Donatorih24 saremo qui a comunicare gli sviluppi.