Cita Salvatore Quasimodo l’Avis nazionale per fare ai soci e ai propri follower e simpatizzanti i migliori auguri per la Festa di liberazione. L’Associazione volontari italiani del sangue, con un posto su Instagram, si rivolge a tutti colori i quali, nel mondo, vivono senza libertà.
«E come potevano noi cantare – leggiamo nel post, i versi di Quasimodo – con il piede straniero sopra il cuore fra i morti abbandonati nelle piazze sull’erba dura di ghiaccio, al lamento d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo? Alle fronde dei salici, per voto anche le nostre cetre erano appese oscillavano lievi al triste vento».