Un progetto all’avanguardia nato tra Pavia e Boston ha l’ambizioso obiettivo di creare sangue artificiale in modo da evitare qualunque tipo di complicanza relativa alle trasfusioni e superare il problema della carenza di donazioni. Pubblicato nel 2015 sulla rivista Blood, è stato finanziato l’anno scorso con 3 milioni di euro nell’ambito del programma “Future and emerging technologies” (tecnologie future ed emergenti) all’interno del programma di finanziamento europeo Horizon 2020.
Il progetto si chiama SilkFusion e ha portato alla realizzazione in laboratorio, riuscita grazie alla lavorazione della seta prodotta dal baco Bombyx Mori, di un midollo osseo in 3D.
«Il modello – spiega Alessandra Balduini, a capo di due gruppi di ricerca – è interamente costruito con la seta che è un materiale naturale, biodegradabile. Stiamo lavorando in stretto contatto con il professor David Kaplan, direttore del dipartimento di Boston che da tempo utilizza la seta per i suoi studi sugli organi umani. L’applicazione al campo ematologico invece è innovativa. Si tratta infatti del primo modello di midollo osseo in 3D. Il midollo come sappiamo non è visibile, perché collocato all’interno dell’osso. La sua ricostruzione in questo materiale biocompatibile – ha detto Balduini a LaProvinciaPavese – ci permette di indagare in molte direzioni».