Pavia e Novara. Sono queste le due nuove province per le quali sono scattate le misure di prevenzione straordinarie del Centro nazionale sangue per isolare il West Nile Virus. L’elenco arriva così a 25 sull’intero territorio nazionale. L’ultima, in ordine cronologico, era stata Alessandria e, prima ancora, Brescia.
Come riporta il Cns sulla propria pagina Facebook, “il sangue dei donatori residenti verrà sottoposto a un apposito test Nat. Per i donatori non residenti che hanno soggiornato, anche solo per una notte, in uno dei territori indicati potrebbe scattare la sospensione di 28 giorni“.
Dopo Pordenone e Sondrio, Sassari, Ravenna, Asti, Cuneo, Bologna, Cremona, Piacenza e Torino, quindi, l’elenco si aggiorna nuovamente. In precedenza erano state Modena, Verona e Vicenza. La prima fu Padova, poi fu la volta di Reggio Emilia, Parma e delle cinque province di Venezia, Treviso, Rovigo, Mantova e Ferrara.
Successivamente al caso dell’uomo di 79 anni che aveva contratto il virus (era il 25 luglio), il Centro nazionale sangue aveva raccomandato di applicare quanto stabilito dal decreto del ministero della Salute il 2 novembre 2015 in merito alle “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”.
Il Cns, inoltre, indica in una tabella anche i paesi dell’Unione Europea e non (Bassa Austria, Bulgaria, Cipro, Francia, Grecia, Romania, Serbia, Turchia e Ungheria) dove è prevista la sospensione temporanea per 28 giorni “per coloro che vi abbiano soggiornato anche solo una notte”. A questi si aggiungono quelli in cui la sospensione è in vigore tutto l’anno (Stati Uniti e Canada).
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