Io, ostetrica e donatrice, vedo ogni giorno quanto sia importante donare il sangue

2023-09-18T12:20:11+02:00 18 Ottobre 2021|
di Alessia Tavian

Donare il sangue nella mia famiglia è stata sempre una abitudine regolare dei miei genitori prima, e mia e dei miei fratelli dal compimento dei 18 anni.

Mia madre, che è medico, ha sempre considerato questa pratica indispensabile, ben conoscendo l’importanza che ha questo elemento per la vita delle persone, e mio padre ci ha sempre anche detto che, a veder anche gli aspetti pratici, oltre ad essere un gesto utile e di solidarietà a costo zero, ha anche il vantaggio di permettere al donatore regolare di avere in media due controlli completi del sangue ogni anno, il che è un ottimo elemento di prevenzione.

Ricordo anche che durante l’ultimo anno di liceo alcune associazioni di volontariato vennero per sensibilizzarci al tema di donare il sangue e darci una formazione sul primo soccorso.

Quindi dai 18 anni, senza che nessuno me lo dovesse ricordare visto che lo si faceva in famiglia da sempre, ho cominciato con grande piacere a donare il sangue e l’ho sempre continuato a fare anche dopo il trasferimento a Roma per frequentare l’università.

Ora che anche io sono un operatore della sanità – sono ostetrica e lavoro in un grande ospedale romano – ho potuto vedere con i miei occhi come la carenza di scorte di sangue sia un vero e costante problema con cui i reparti devono fare i conti quotidianamente e la mia motivazione a donare è sicuramente cresciuta.

La donazione oltre a non crearmi problemi di particolari preparazioni – non fumo, conduco una vita sana anche se molto intensa per il lavoro che svolgo – non mi ha mai creato alcun disturbo fisico.

Quindi in conclusione, forte della mia esperienza di oltre venti donazioni, a tutti direi: perché non farlo?

Non fa male, soprattutto salva la vita a tante persone, dà anche il vantaggio di un controllo ematico preventivo… meglio di così!

E poi, sapete, dopo aver donato mi sento meglio, più serena, più viva.