Ricordo bene il momento in cui ho deciso di diventare donatore: ero da poco divenuto padre e ne sentivo tutta la responsabilità. Avevo 33 anni. Una mattina aprii il giornale e lessi che si sollecitava la donazione a causa del periodo estivo e quindi di un periodo di diminuzione delle donazioni. In particolare l’articolo spiegava che i primi a farne le spese sarebbero stati gli ospedali pediatrici, i bambini. Chiusi il giornale e cercai di capire come dovevo fare per donare. Riuscii a farlo quel giorno stesso. Fu un momento davvero emozionante.
Oggi dico a tutti coloro che non sono donatori che donare ti dà un senso di forte serenità e poi ti fai delle analisi del sangue, che non fanno mai male. E’ bello poter aiutare persone che non si conosceranno.
Mio figlio Pasquale ha oramai compiuto diciotto anni, sono fiero di lui, è un onore essere suo padre. Spero che anche dentro di lui nasca questa forte consapevolezza, la consapevolezza di un gesto molto piccolo e normale che però è importante.
A tutti voi dico informatevi, conquistate questa consapevolezza, scoprite la bellezza del dono: dare una parte di te stesso sapendo di aver aiutato in un momento di difficoltà è davvero una sensazione bellissima e senza pari.
*Michele Longo è sindaco di Alberobello
I donatori raccontano è un rubrica che intende raccontare le vostre storie, se volete mandatecele, assieme ad una foto, all’indirizzo redazione@donatorih24.it