Anche una sola donazione fa la differenza. Non è retorica, ma realtà

2018-09-17T13:29:28+02:00 17 Settembre 2018|
di Luca Covino

La prima volta che ho donato il sangue è stato quattro anni fa. Mi ricordo che ero andato con due miei amici, anche loro non lo avevano mai fatto. È stata un’esperienza interessante che ho voluto ripetere da solo in seguito. Dono per una ragione semplice: è utile e ce n’è bisogno. Che si tratti di una necessità d’emergenza o una buona abitudine di solidarietà, anche una sola donazione può davvero fare la differenza. Non è retorica, ma un dato di fatto.

Generalmente mi reco al Policlinico Tor Vergata. Non sono iscritto ad associazioni di volontariato del settore, ma conto di farlo in futuro.

Cosa aggiunge il dono alla mia vita? Non dono perché ho una vocazione particolare, sono pragmatico. È una scelta necessaria. Per me significa contribuire attivamente a offrire un servizio alla collettività. Inoltre sulla scelta di donare incide molto la prevenzione, posso monitorare la mia salute, è un fattore che non sempre viene preso in considerazione come dovrebbe.

A chi non dona posso dire che se non è convinto per timore personale o paura, può pensare che il suo gesto silenzioso avrà un impatto su tutto il sistema sangue. Ripeto, una donazione salva una vita e non c’è altro da aggiungere: con un gesto piccolo si può realizzare un risultato eccezionale.

*Luca Covino (27) è un giornalista pubblicista di Roma

I donatori raccontano è un rubrica che intende raccontare le vostre storie, se volete mandatele assieme ad una foto all’indirizzo redazione@donatorih24.it