Come da programma, il Tavolo delle Regioni riunitosi ieri (26 luglio), ha sancito l’accordo con il Governo e le Province Autonome di Trento e Bolzano sul Piano nazionale sangue 2018. Ma a una condizione: che il Comitato LEA (livelli essenziali di assistenza) tenga conto della valutazione degli obiettivi 2018 per il Servizio trasfusionale dell’impatto del calo dei donatori, e che il Centro nazionale sangue (Cns) e il ministero della Salute rimodulino gli obiettivi di autosufficienza 2019 e 2020 coerentemente con il trend effettivo delle donazioni. Soprattutto in tema di plasma.
PER LA RACCOLTA PLASMA SERVONO RISORSE
Detto in maniera sintetica: il Cns pone alle Regioni una serie di obiettivi in modo da alzare la quantità di sacche di plasma raccolte per arrivare all’autosufficienza. Il Centro infatti chiede alle Regioni, in collaborazione alle associazioni e federazioni di donatori, di potenziare la raccolta di plasma mediante aferesi per evitare una riduzione della quantità di plasma raccolto e quindi nuove ripercussioni sulla capacità nazionale di produrre farmaci plasma derivati da plasma nazionale. Per le Regioni il potenziamento della raccolta di plasma è però di difficile raggiungimento a fronte di un calo numerico dei donatori e considerati i tagli alle risorse economiche e di personale da tempo in corso sui servizi trasfusionali. Soprattutto perché la procedura di aferesi – la donazione di plasma quindi – è una procedura molto più complessa della donazione di sangue “semplice” che quindi necessita di una quantità di risorse maggiore. Da qui la richiesta della conferenza delle Regioni, per il 2019-2010, di rivedere quegli obiettivi.
IL TESTO DEL PROGRAMMA NAZIONALE: OBIETTIVI E STRATEGIE
Ma analizziamo il testo approvato ieri: quattro gli obiettivi quantitativi e quattro quelli qualitativi. Inoltre necessità di interventi per qualificazione e reclutamento di donatori di cellule staminali ematopoietiche, in collaborazione con il Cns, il Centro nazionale trapianti, le associazioni di donatori e le reti regionali sangue e trapianti. In un quadro di insieme che tenga conto, con azioni concrete, del bisogno di reclutare nuovi donatori giovani così da rendere possibile almeno il ricambio dei donatori anziani che per raggiungimento del limite di età devono abbandonare.
Il testo approvato ieri, inoltre, sottolinea l’importanza di una gestione attenta delle scorte e dei consumi di emocomponenti labili e dei farmaci plasma derivati, evidenziando l’utilità dell’uso di quelle strategie innovative volte alla prevenzione della “trasfusione evitabile“. Questo nel rispetto chiaramente delle regolamentazioni nazionali e internazionali che prevedono livelli alti di attenzione riguardo agli aspetti produttivi, alla qualità e alla sicurezza dei prodotti e delle prestazioni, alla tutela della salute e dei pazienti.
Per conoscere il testo completo del Programma per l’autosufficienza nazionale del sangue e dei suoi prodotti per l’anno 2018 scarica il pdf qui di seguito.