Donazioni e trapianti, un 2024 da record
Dati più alti in Toscana ed Emilia – Romagna

2025-01-14T14:21:35+01:00 14 Gennaio 2025|Attualità|

Donazioni e trapianti da record nel 2024: l’attività della Rete trapiantologica italiana ha registrato i numeri più alti mai realizzati sia per gli organi, sia per le cellule staminali emopoietiche. I dati sono stati presentati dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, dal direttore del Centro nazionale trapianti, Giuseppe Feltrin e dal presidente dell’Istituto superiore di sanità, Rocco Bellantone.

Le donazioni di organi continuano a crescere: nel 2024 sono state 2.110 quelle effettivamente realizzate (+2.7% sul 2023), a partire da 3.192 segnalazioni di potenziali donatori arrivate dalle rianimazioni (+3.2%). Grazie a questi numeri è stato possibile realizzare ben 4.692 trapianti, 226 in più rispetto al 2023 (+5.1%).

Il tasso nazionale di donazione è salito a 30.2 donatori per milione di persone (pmp): è la prima volta che in Italia si supera quota 30, un livello che colloca il nostro Paese ai primi posti europei per donazioni di organi. Le regioni con il tasso più elevato si confermano Toscana (49.4 donatori pmp), Emilia – Romagna (45.5) e Veneto (44.7).

Per quanto riguarda i trapianti, sono stati quelli di cuore (+13%) e di rene (+6.6%) a crescere di più. I trapianti di rene sono stati complessivamente 2.393 (149 in più rispetto al 2023), quelli di cuore 418 (nel 2023 erano stati 370). In aumento anche i trapianti di fegato 1.732 (+1.8%), in lieve calo quelli di polmone (passati da 188 a 174), stabili quelli di pancreas (36). Complessivamente l’Italia è salita in un anno da 69.2 a 75.5 trapianti ogni milione di persone, il livello più elevato di sempre: tra le regioni è il Veneto ad aver raggiunto il tasso più alto (130.5 trapianti pmp), seguito da Piemonte (115.1), Friuli – Venezia Giulia (104.3) ed Emilia – Romagna (100.1).

È stato un anno da record anche per quanto riguarda le cellule staminali emopoietiche: nel 2024 è stato raggiunto il numero più alto di sempre sia per le donazioni (410), sia per i trapianti (1.095) da non consanguinei. In quasi il 90% dei casi le cellule sono state prelevate da sangue periferico, la modalità meno invasiva, molto simile a una donazione di sangue.