Nuovo, importante, passo nell’iter legislativo del decreto aiuti che stabilisce, anche, un contributo da due milioni di euro a favore delle associazioni che si occupano di attività trasfusionale.
Il finanziamento è finalizzato a supportare l’acquisto di materiali connessi allo svolgimento delle attività di terzo settore, lo scopo è quello di agevolare l’autosufficienza del sistema sangue italiano.
I fondi saranno ripartiti tra le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano utilizzando le seguenti regole: il 50% delle risorse sarà stanziato in base dell’indice di popolazione residente (Ip); il 25% in base all’indice di produzione di globuli rossi (Ipgr); il 25% in base dell’indice di conferimento di plasma all’industria (Icpi).
Secondo gli indicatori del ministero della Salute, tutti riferiti al 2021, il territorio che assorbirà più fondi sarà la Lombardia, grazie soprattutto all’alto indice Ip (168.947,42). Le associazioni lombarde potranno così spartirsi una stanziamento di poco superiore ai 218mila euro. Le Marche, il territorio dove è maggiore la raccolta di globuli rossi rapportata al numero dei residenti, otterranno 91mila euro; un ottimo indice di raccolta del plasma permette invece al Friuli Venezia Giulia di incamerare uno stanziamento di 84mila euro.
Il ministero della Salute indica che “le eventuali risorse non erogate a causa della mancata trasmissione della libera o di spese certificate inferiori a quanto riportato nella tabella, rimangono a disposizione del Ministero che provvederà a ripartire in modo proporzionale tra le regioni e le province autonome che abbiano certificato una spesa maggiore. Le regioni e le province autonome ripartiranno le risorse alle associazioni e federazioni di donatori volontari di sangue in modo proporzionale alle spese sostenute in coerenza con quanto disposto dal decreto”.