Attività trasfusionale, dal Dl Aiuti 2 milioni per le associazioni di volontari: il vademecum di Avis

2023-02-02T16:19:44+01:00 17 Dicembre 2022|Attualità|
dicembre

Indice di popolazione residente, indice di produzione di globuli rossi e indice di conferimento di plasma all’industria in contolavorazione. Sono questi i criteri con cui, secondo quanto stabilito dal Ministero della Salute, verrà distribuito alle regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano il contributo di 2 milioni di euro in favore delle associazioni di volontariato operanti nell’ambito dell’attività trasfusionale. Come spiega Avis in un vademecum diffuso sul proprio sito.

Il finanziamento verrà ripartito tra le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano secondo queste modalità:

  • Per un terzo delle risorse sulla base dell’indice di popolazione residente (IP);
  • Per un terzo sulla base dell’indice di produzione di globuli rossi (IPGR);
  • Per un terzo sulla base dell’indice di conferimento di plasma all’industria (ICPI)

Come si legge nella disposizione del Ministero, “entro il 30 settembre 2023 le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano trasmettono al ministero la delibera in cui, acquisita la documentazione delle spese sostenute dalle associazioni e federazioni di donatori volontari di sangue che abbiano stipulato le convenzioni previste dall’Accordo Stato-Regioni dell’8 luglio 2021 per l’acquisto dei materiali previsti dal decreto, certificano l’ammontare totale della spesa riferita all’anno 2022”.

Entro trenta giorni dal termine fissato per la trasmissione delle delibere, il Ministero della Salute, insieme al Centro nazionale sangue, una volta valutata la coerenza delle spese indicate nelle delibere stesse, erogherà alle regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano il contributo.

Come indica il Ministero, “le eventuali risorse non erogate a causa della mancata trasmissione della libera o di spese certificate inferiori a quanto riportato nella tabella, rimangono a disposizione del Ministero che provvederà a ripartire in modo proporzionale tra le regioni e le province autonome che abbiano certificato una spesa maggiore. Le regioni e le province autonome ripartiranno le risorse alle associazioni e federazioni di donatori volontari di sangue in modo proporzionale alle spese sostenute in coerenza con quanto disposto dal decreto”.

Ecco, qui sotto, la tabella con i limiti delle risorse per ogni regione e provincia autonoma.