Il volo dimostrativo dovrebbe aver luogo all’inizio di giugno nel corso di un’iniziativa di Fratres a Pisa. Parliamo del drone con la capsula “smart” per il trasporto del sangue.
«Sarà l’occasione anche per incontrare investitori – dicono gli inventori – perché il progetto, ovviamente, ha bisogno di finanziamenti».
Loro sono i molisani Giuseppe Tortora e Andrea Cannas dell’Ab-Zero: padri del drone che presto verrà utilizzato per trasportare emoderivati e farmaci in zone difficilmente raggiungibili dai veicoli tradizionali.
«Il progetto – dice Tortora, 33enne ricercatore dell’istituto di Biorobotica a Il Tirreno – potrebbe essere finalizzato a realizzare uno stormo di droni. Ogni dispositivo può portare cinque chili, ma se avessimo un gruppo di droni che, durante il volo, interagiscono tra loro, avremmo la possibilità di trasportare molti più prodotti».
Il progetto è ancora in fase di sviluppo ma già il 26 marzo scorso alcuni velivoli hanno sorvolato il litorale a Punta ala, in provincia di Grosseto.
Tortora e Cannas, peraltro, hanno vinto il contest “Big idea 2018” nell’ambito della seconda edizione di #InnovaZone, proprio progettando questa “diavoleria” in grado di ridurre tempi e costi per la sanità, ma anche e soprattutto di raggiungere luoghi difficili 24 ore al giorno e sette giorni su sette.
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