Ha deciso di festeggiare il proprio compleanno nella maniera, per lui, più naturale possibile: donando il plasma. In realtà per l’ultima volta, visto che di candeline ne ha spente 65. Ma lui è già pronto per continuare a riempire sacche di sangue. Parliamo di Mario Amorfini, vice presidente dell’Avis di Fivizzano, in provincia di Massa-Carrara, che lo scorso 13 luglio ha effettuato la sua 127esima donazione.
“Devo dire che, in un primo momento, ho provato una sensazione di tristezza nel realizzare che dovevo interrompere questo tipo di donazioni – racconta a DonatoriH24 -. Poi però ho pensato che la mia missione deve continuare per cercare di sensibilizzare sempre più i giovani a compiere questa scelta”. Amorfini punta l’attenzione sull’importanza che il plasma, per il quale il nostro Paese non è ancora completamente autosufficiente, ricopre nella produzione di veri e propri farmaci salvavita: “Migliaia di persone vivono grazie alle terapie che vengono prodotte dalle sacche che i volontari raccolgono ogni giorno. Per questo è importante continuare e non abbassare mai il livello di attenzione su questo tema”.
Nonostante l’estate sia ormai esplosa, a Fivizzano non si registrano situazioni di particolare carenza di sangue: “Insieme agli altri volontari svolgiamo un’importante attività di informazione e sensibilizzazione che sta portando tante persone a donare – racconta -. Siamo una piccola realtà, ma ci impegniamo molto”. Un pensiero lo rivolge infine a chi lo ha assistito e, comunque, continuerà ad assisterlo anche nelle prossime donazioni: “Medici, infermieri e tecnici del centro trasfusionale di Fivizzano sono un esempio di professionalità e umanità. Riescono a mettere a proprio agio chiunque e ogni volta che si entra nel centro si ha la sensazione di stare in famiglia”.
Prossima donazione di sangue? “A settembre, o al massimo ottobre, ci sarò”, conclude.
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