“Da poche gocce di sangue nasce un oceano di felicità”
Simonetta Fiorentini racconta le sue 280 donazioni

2019-07-04T15:26:28+02:00 6 Luglio 2019|Personaggi|
di Emiliano Magistri

Ha effettuato la sua prima donazione nel novembre del 2000. Lo scorso 24 giugno, nel centro trasfusionale di Fivizzano, in provincia di Massa-Carrara, ha effettuato la numero 280. Lei si chiama Simonetta Fiorentini, vive a Gorasco, una frazione di Aulla, un paese sempre nel cuore della Lunigiana, e ha voluto raccontare la sua esperienza a DonatoriH24.

Un pensiero, quello di donare il sangue, che fin da giovane ha sempre avuto in testa. Tuttavia, fu un fatto in particolare a far scattare la molla: “Mia madre si sottopose a un intervento di ulcera allo stomaco – racconta Simonetta – a seguito del quale fu necessaria una trasfusione di sangue. Mentre mi trovavo in ospedale per farle compagnia osservavo quella sacca e mi chiedevo chi mai avesse deciso di donare per aiutare gli altri, nella fattispecie, per aiutare mia madre. Mi chiesi con quale spirito fece quella scelta e allora decisi di compierla anche io”. Da qui l’inizio della sua “carriera”.

Simonetta Fiorentini il giorno della sua 280esima donazione

Simonetta, che dona insieme all’Avis comunale di Aulla, oltre al sangue raccoglie anche il plasma: “Si tratta di un atto di grande umanità. Ho capito che avevo molto da offrire, una risorsa preziosa per gli altri che richiede solo un poco del proprio tempo per poterla garantire a chi ha bisogno. Bastano poche gocce di sangue per far nascere un oceano di felicità“. Una scelta che è stata compiuta anche dagli altri componenti della sua famiglia: “Mio marito donava già da ragazzo – prosegue Simonetta -, poi ha interrotto per qualche tempo, ma da qualche anno ha ripreso regolarmente. Anche mia figlia, appena compiuta la maggiore età, ha iniziato a donare il sangue”.

L’estate è ormai esplosa e, con essa, anche uno dei periodi più critici dell’anno in termini di quantità di sangue e plasma raccolte. Proprio per questo Simonetta manda il suo messaggio alle nuove generazioni: “La scelta di donare non deve essere legata a esperienze con problemi gravi. Occorre capire che chi è in salute deve fare la sua parte per garantire vita agli altri e, soprattutto, controlli e prevenzione a se stessi: donare il sangue significa migliorare i propri stili di vita e prendersi cura di sé. Ecco perché fa bene”.