“Le richieste che invitano a donare il sangue, in particolare per i bambini? Sono delle bufale”. Hanno risposto così gli esperti del Cns (Centro nazionale sangue), nel corso dell’incontro “Aspetti clinici, organizzativi e comunicativi della donazione di sangue” tenutosi a Roma nei giorni scorsi, al problema delle fake news sulle donazioni, sempre più facili da trovare su internet.
Lo stesso direttore, Giancarlo Maria Liumbruno, ha sottolineato come l’Italia sia “autosufficiente per quanto riguarda il sangue, ma non per il plasma“. Se a oggi si contano infatti 1 milione e 700mila donatori di sangue (seppur i dati siano aggiornati al 2017), “servirebbe un piano comune dell’Unione europea per raggiungere l’autosufficienza anche per il plasma e sostenere così gli sforzi dei singoli Paesi”. E da qui nasce una delle tante bufale che si trovano su internet: quella di correre a donare il sangue in situazioni di maxi emergenza. Ebbene, non è così. Come prosegue Liumbruno, “il Piano strategico nazionale per il supporto trasfusionale, approvato il 7 luglio 2016, prevede l’accantonamento di scorte di sangue da utilizzare esclusivamente proprio in condizioni di emergenza”. È il caso, ad esempio, del terremoto di Amatrice o del crollo del Ponte Morandi a Genova, quando in tanti affollarono i vari centri trasfusionali.
Idem sul sangue infetto, per il quale da oltre 10 anni “non si registra alcuna segnalazione” spiegano dal Cns. E sui plasmaderivati? “Il sangue non si compra e non si vende anche per questa tipologia di farmaci, la cui proprietà rimane comunque alle Regioni”. L’incontro è servito anche per sdoganare quelle credenze secondo cui alcune persone, in base a gusti sessuali o scelte alimentari, siano interdette dal donare il sangue: “Gay, vegetariani o miopi non rientrano tra le categorie non idonee. Non esistono categorie di persone che non possono donare, ma solo criteri di ipotetica esclusione temporanea”.