Alimentata da plasma umano e materia estratta dalle biopsie della pelle, il prototipo di una bio-stampante 3D è in grado di riprodurre circa 100 cm² di cute umana in mezz’ora.
Questo lo strabiliante risultato raggiunto da un team di ricercatori dell’università Carlos III di Madrid, in collaborazione con l’azienda BionDan group.
«La stampa 3D – scrive Silvia Di Gennaro per Ninjamarketing.it -ridurrebbe in modo sostanziale i costi sanitari realizzando le strumentazioni mediche, sia nell’utilizzo diretto sul paziente, come ad esempio stampi in gesso (personalizzati) o stecche a sostegno di dita rotte, sia per testare operazioni su modelli di tumori o organi del paziente prima di arrivare in sala operatoria».