Promuovere la cultura della donazione di sangue ed emoderivati periodica come forma di prevenzione e risposta alle emergenze. È l’obiettivo del progetto “Be Presilient” che il Rotaract Club (la “sezione” giovani del Rotary) ha lanciato, in collaborazione con i gruppi Giovani Avis attivi sull’intero territorio nazionale, per creare un vero e proprio network sul tema salute e stili di vita.
Il progetto si divide in tre fasi: preparazione (detta anche fase 0), formazione e fase operativa. La prima, conclusasi a fine 2018, è servita a predisporre materiali e contenuti, nonché a formalizzare la collaborazione con i partner. Determinante è stato il supporto che l’esecutivo della Consulta Nazionale Giovani Avis ha offerto ai Rotaract Club coinvolti nel lavoro di ricerca delle sedi Avis che avrebbero poi il supporto operativo al progetto. Nella seconda fase, che si è chiusa a gennaio, il progetto, in tutte le sue sfaccettature, è stato presentato singolarmente nelle sezioni del Rotaract coinvolte, nelle quali sono state illustrate le modalità e le finalità di “Be Presilient”. La terza fase, quella operativa, è la fase in cui è entrata in gioco, nella fattispecie, la sezione Giovani Avis di Reggio Calabria.
Come ha spiegato a DonatoriH24 il responsabile, Marco Nisticò, “nell’incontro dello scorso 30 marzo abbiamo potuto spiegare il ruolo della nostra associazione e, soprattutto, sensibilizzare alla donazione“. Soprattutto perché il capoluogo calabrese da tempo convive con una situazione di emergenza quasi costante: “Purtroppo è vero ed è soprattutto per questo che abbiamo aderito con entusiasmo al progetto. Occorre informare le persone su cosa serve per donare e chi può donare: il nostro obiettivo è che l’emergenza giornaliera venga, quantomeno, contenuta, nonostante siamo solo 5mila donatori su un territorio che conta circa 600mila persone“.
Il contatto con il Rotaract è giunto grazie a Paola Di Stefano, che oltre che del Club è socia anche di Avis: “È stato molto positivo creare un legame di questo tipo – prosegue Nisticò – perché è quando si crea una sinergia tra più enti che raggiungere un obiettivo diventa più semplice”. E l’Avis giovani locale ha già un programma di iniziative ben definito in vista dei prossimi mesi.
“Da tempo stiamo portando avanti un progetto nelle scuole del territorio per avvicinare i ragazzi alla realtà della donazione. Siamo consapevoli, in quanto giovani, che siano proprio le nuove generazioni a dover essere sensibilizzate verso quella che è una vera e propria impostazione culturale. In tutto questo però – conclude – un appuntamento importante per la nostra sezione sarà quello del 14 giugno quando, in occasione della Giornata mondiale dei donatori di sangue, la nostra sezione consegnerà le benemerenze ai coloro che, nel corso degli anni, hanno effettuato il maggior numero di donazioni”.