«Vorrei fare due auguri al sistema trasfusionale per il 2019: uno di “sistema” e l’altro strettamente legato al mondo del volontariato del dono», dice a DonatoriH24 il presidente Fidas Aldo Ozino Caligaris (nella foto scattata durante l’ultimo laboratorio Fidas è al centro, con il maglione grigio) .
Si tratta di due auguri forti e molto impegnativi: «auguro al sistema trasfusionale che possa mantenere e conseguire l’autosufficienza, sia per quanto riguarda i globuli rossi che per il plasma da conferire alle industrie per la produzione dei farmaci emoderivati», spiega il presidente. Un augurio, aggiunge, rivolto anche ai donatori «perché mantengano la loro capacità di essere generosi e in buona salute», e alle associazioni «che possano rispondere alle esigenze dei donatori e ai bisogni del sistema trasfusionale in termini di strategie, coordinamento e servizi».
L’augurio di Ozino Caligaris è anche rivolto alle istituzioni – Regioni, ministero della Salute, Centro nazionale sangue – perché «riescano a portare a termine gli obiettivi di dialogo costruttivo e sinergia e possano andare oltre ai fabbisogni territoriali».
Il secondo augurio per un 2019 positivo, il presidente Fidas lo dedica al volontariato del dono: perché riesca a garantire quel «ricambio generazionale» necessario all’interno del mondo dei donatori, dato che il bacino storico di tale universo è oramai «in esaurimento».
Un obiettivo importante, questo delle associazioni e anche molto costoso sia in termini di lavoro che di impegno. Un obiettivo, prosegue il presidente, che richiede una rinnovata capacità di dialogo e il coinvolgimento di tutti: scuole, università, mondo del lavoro.
E infine un augurio ai lettori di DonatoriH24, «che nel 2019 rinnovino e rafforzino la loro convinzione dell’importanza del dono».