Termina la quarta edizione della scuola nazionale di formazione Avis in collaborazione con Fondazione Campus. Ventisei i volontari e futuri dirigenti Avis tra i 18 e i 45 anni selezionati per partecipare alle lezioni di formazione in ambito comunicativo e manageriale all’interno della realtà no profit.
Tre i moduli, uno al mese dall’ottobre scorso, in cui i partecipanti hanno potuto assistere a diverse lezioni, tra teoria e laboratori: etica, organizzazione e managment e comunicazione, le materie principali. Il senso complessivo di questa scuola di formazione è quello di formare i dirigenti Avis del futuro, spiega Corrado Dal Bo a DonatoriH24, coordinatore scientifico del progetto.
“Insegnare a fare bene il bene” . È questo il principio che ha ispirato, quattro anni fa, l’inizio della scuola. Le parole del filosofo e accademico Salvatore Veca, hanno infatti convinto l’allora presidente Avis Vincenzo Saturni: la sfida è poi stata accettata dal successivo, Alberto Argentoni, e dall’attuale presidente di Avis Nazionale Gianpietro Briola.
«Nel modello che abbiamo affinato negli anni siamo riusciti a dirigerci verso una formazione di alto livello, cercando di dare strumenti metodologici per la gestione dell’associazione dall’alto – continua Corrado Del Bo che specifica – siamo molto soddisfatti, la risposta di questa corte di discenti è stata molto buona, abbiamo visto fervente partecipazione, voglia di fare e iniziativa».
Lo scopo del progetto, realizzato in collaborazione con Kedrion Biopharma e il patrocinio del dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” di Milano, era infatti quello di creare un gruppo che desse luogo poi ad una serie di meccanismi virtuosi, tra cui il lavoro in gruppo e la capacità di coordinazione e gestione dei vari settori dell’associazione.«I giovani partecipanti di quest’anno sono stati rappresentativi di quasi tutte le regioni italiane, questo dà anche conferma dell’interesse esteso a livello nazionale», continua del Bò.
La formazione è quindi fondamentale nella cultura associativa, elemento che Avis e la fondazione Campus considerano cruciale per fare del bene. E la selezione all’inizio del corso per accedere, sempre più affollate ogni anno che passa, è sintomo che questa attenzione sia condivisa e ben accolta.
Soddisfazione anche del presidente di Avis Nazionale, Gianpietro Briola, che ringrazia tutti i ragazzi e le ragazze di questa quarta edizione e specifica a DonatoriH24: «questo percorso è pensato perché possano apprendere competenze interdisciplinari che saranno poi utili nella partecipazione alla vita associativa e nel diventare o proseguire ad essere dirigenti associativi». E continua: «Per me è però ancora più importante che possano imparare qualcosa che serva loro nella vita come persone”.