Scatta l’allerta per i donatori a causa del virus Dengue. La segnalazione, e il conseguente piano per mettere in sicurezza tutto il sistema, arriva dal Centro nazionale sangue.
I primi riscontri positivi ai test sono stati registrati a Roma e nella provincia di Lodi. Nella Capitale, stando al report del Cns, è stato confermato un caso di infezione da virus Dengue che riporta come luoghi più probabili di esposizione i Municipi XI e XIV; nel Lodigiano la spia rossa si è accesa nel comune di Castiglione d’Adda.
Il virus non è trasmesso da persona a persona, ma avviene prevalentemente tramite la puntura delle zanzare Aedes, in teoria vi sarebbe la possibilità di infezione attraverso trasfusioni, da qui le misure di prevenzione decise dal Cns.
“In considerazione dell’attuale situazione epidemiologica – dispone il Centro nazionale sangue -, nelle località segnalate è stata disposta la sospensione temporanea della raccolta di sangue ed emocomponenti o, in alternativa, l’esecuzione del test Denv Nat su tutti i donatori. La sospensione della raccolta non si applica nel caso di donazione mediante aferesi di piastrine e/o plasma a uso clinico, qualora sottoposti a procedura di riduzione dei patogeni mediante tecniche inattivazione virale con dimostrata efficacia verso il Denv, e, in caso di donazione di solo plasma, se esso è destinato alla produzione industriale di medicinali plasmaderivati”. In caso di anamnesi positiva, i donatori saranno sospesi per 120 giorni.
La Dengue è una malattia di origine virale causata dal Dengue virus e trasmessa agli esseri umani attraverso le punture di zanzare infette. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni e, in questo periodo, la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri individui.