“L’unità cordonale – spiega la dr.ssa Arianna Veronesi, primario della Medicina Trasfusionale, cui la Banca fa capo – risultava isto-compatibile per un bambino affetto da patologia emato oncologica. Il trasporto fino in Francia, curato dall’IBMDR è stato fatto utilizzando un dry-shipper, contenitore che garantisce una temperatura di -199°, costantemente controllata da un coperchio, dotato di registratore di temperatura. Il trapianto è stato effettuato dopo che il bimbo era stato sottoposto a chemioterapia”.