Non soltanto sconti sulle bollette e aiuti alle imprese per fronteggiare il caro vita durante la ripresa post – Coronavirus e gli strascichi economici – sociali del conflitto in Ucraina: nel decreto legge aiuti, che in questi giorni passerà dal voto in Parlamento, è stato inserito un emendamento che stanzia due milioni di euro alle associazioni che si occupano della donazione del sangue per l’acquisto di materiali.
Il decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale lo scorso maggio, ora è sottoposto all’esame Camera – Senato per la conversione in legge. Comprende un pacchetto di circa 17 miliardi di euro, il capitolato di spesa più cospicuo è sotto alla voce “materie prime ed energia”.
L’emendamento, presentato dall’onorevole Marco Osnato (Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni) a favore delle associazioni per la raccolta del sangue, è stato sostenuto da tutte le forze politiche, ecco il testo: “È riconosciuto un contributo di 2 milioni di euro per l’anno 2022 in favore delle associazioni di volontariato operanti nell’ambito dell’attività trasfusionale per l’acquisto dei materiali connessi allo svolgimento delle proprie attività istituzionali”.
I soldi sono stati individuati nella legge 190 del 2014 sul bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015) che in uno dei commi dell’articolo 1 prevede un fondo emergenziale, gestito da Palazzo Chigi su indicazioni del dicastero dell’Economia, “per far fronte a esigenze indifferibili che si manifestano nel corso della gestione”. Dal 2016, a copertura del comma, la dotazione è di 25 milioni di euro annui.
Il testo dell’emendamento non specifica le modalità con cui verranno assegnate tali risorse alle associazioni, probabilmente, una volta avvenuta la conversione in legge, toccherà al ministero della Salute emanare i decreti attuativi.
Il decreto aiuti scade venerdì 15, per giovedì 14 è dunque atteso il voto finale in Senato.